Attualità

Il Comitato Acqua Bene Comune lancia la campagna “Obbedienza Civile – Il mio voto va rispettato”

Fabio Leli
"L'esito referendario va rispettato e va eliminato il profitto dalle tariffe"
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All’indomani della decisione della Corte Costituzionale di bocciare la Legge regionale con la quale la giunta Vendola aveva convertito l’AQP SpA in un’azienda pubblica, il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” ha organizzato una giornata di mobilitazione e sensibilizzazione sulla campagna di “Obbedienza Civile – Il mio voto va rispettato” per presentare mille lettere di reclamo alla presidenza dell’AQP SpA perché, dal 21 luglio 2011, tale società non ha più alcun titolo per esigere l’importo della tariffa corrispondente alla remunerazione del capitale investito (pari al 7,49% per l’anno 2011 ed al 8,28% per l’anno 2012).

 

A tale incontro, cui hanno partecipato diversi rappresentanti dei Comuni pugliesi e delle associazioni dei consumatori, l’assessore Gianfranco Pallotta del Comune di Altamura ha ricordato che la sua giunta, nel 2010, ha integrato nello Statuto comunale l’importanza dell’acqua quale “bene comune, diritto inalienabile di ogni essere vivente” e che il servizio idrico, in quanto tale “non può che essere privo di rilevanza economica e deve essere esercitato salvaguardando l'accesso di tutti all'acqua.”

In tal senso, abbiamo chiesto al capo di gabinetto del Comune di Bari Antonella Rinella se anche a Bari ci possano essere gli estremi per modificare lo Statuto comunale dando un segnale forte a coloro che hanno sottoscritto le lettere di reclamo all’AQP. Di giustappunto, la Rinella ha escluso una simile previsione dichiarando che una modifica allo Statuto comunale è un processo troppo lungo da portare avanti, mentre è più semplice per l’Amministrazione mettersi a disposizione del Comitato e seguirne l’iter. Il Comune, quindi, ha dato disposizioni per esporre lo striscione “Obbedienza civile – Il mio voto va rispettato” e per fornire all'URP il materiale informativo relativo alla campagna.

In una nota del Comitato si legge che “gli utenti che intendono aderire alla campagna di “Obbedienza Civile” devono, anzitutto, far pervenire al gestore e all’ATO competente una “dichiarazione/reclamo” nella quale informano che provvederanno a decurtare le bollette del servizio idrico della componente “remunerazione capitali investito” e contestualmente richiedono il rimborso della percentuale eventualmente già versata per i periodi successivi al 20 luglio 2011. Cosi facendo avranno "tutte le carte in regola"  per pagare la bolletta in forma ridotta (sottraendo il costo della remunerazione).”

giovedì 22 Marzo 2012

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QuiBariLibera
QuiBariLibera
12 anni fa

“la giunta Vendola aveva convertito l’AQP SpA in un’azienda pubblica” – a quanto pare l’aqp è di fatto ancora una SPA ! Giusto per dirlo !