Una spiaggia attrezzata e un centro polifunzionale sul lungomare Nove Maggio. Sono le richieste del consigliere regionale di Forza Italia, Massimo Cassano, che stamattina ha incontrato la stampa per mostrare le condizioni di abbandono dei 1.200 metri di costa a sud di Bari, nel quartiere Fesca – S. Girolamo. “E’ la marina dei residenti, che da cinquant’anni si accontentano di passare qualche ora tra l’immondizia e le bottiglie di vetro buttate per terra”. Già tre mesi fa ci fu un incontro con l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Bari, Simonetta Lorusso. “Dopo c’è stato il silenzio”, ha detto ancora Cassano.
Con i progetti in mano, hanno parlato anche i consiglieri circoscrizionali Michele Faccilongo e Dino Tartarino, spiegando che quasi tre anni fa, negli ultimi cinque dell’amministrazione Di Cagno Abbrescia, loro avevano approvato in circoscrizione un progetto che prevedeva tre passerelle che collegavano il lungomare a dei rondò, con spazi verdi e panchine. “Non abbiamo quantificato una cifra, ma senz’altro non più di un milione di euro”, ha assicurato il consigliere regionale. Ma da allora non è cambiato nulla.
Cassano ha poi parlato anche dell’assenza di una struttura che dovrebbe ospitare la polizia municipale e i servizi amministrativi come l’ufficio anagrafe. “Avevamo individuato la scuola media Eleonora Duse quale possibile location, ma il Comune ha deciso di riservarla a un centro sociale per minori”. La scuola fu abbattuta e ricostruita in prefabbricato per poter essere utilizzata. “Non che i ragazzi di qui non abbiano bisogno di un centro – hanno precisato tutti – ma sarebbe meglio se nella stessa struttura una stanza fosse dedicata anche ad altro”.
E’ andato giù duro con le accuse anche il capogruppo al Comune Domenico Cea, intervenuto all’incontro, che non ha esitato ad apostrofare il sindaco come “politicamente e amministrativamente incapace”. Si è lamentato della “bella facciata” del lato di Pane e pomodoro: “E da questa parte?”, ha chiesto. Intanto Forza Italia è pronta a ripresentare il progetto, lo stesso del 2004, e a continuare a lottare per la riqualificazione di tutta la zona che va da Fesca a San Girolamo.