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Rugby Bari vince ma non convince

Lorenzo Vendemiale
20-3 il finale di una partita noiosa
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Il Tecnocasa Rugby Bari batte l’A.S. Taranto per 20-3, e si mantiene a punteggio pieno nella classifica di serie C del girone apulo-lucano. Ma non è stata una bella partita.
Il Bari, nettamente favorito nel pronostico, parte forte, schiacciando gli avversari nella propria metà campo. Dopo 5 minuti però, un’incomprensione difensiva su un lancio lungo porta ad un calcio di punizione, trasformato da Pellegrino per il sorprendente 0-3. La meta di Risciglione al 10’, a conclusione di una splendida cassaforte da rimessa laterale, sembra l’inizio di un’agevole cavalcata; ma è solo un illusione: il Bari si lascia imbrigliare per un buon quarto d’ora nella fitta ragnatela del Taranto, fatta di mischia, mischia, e ancora mischia; forte della stazza dei suoi giocatori, e di un pacchetto di mischia mastodontico, il Taranto tiene bene il campo. Alcune giocate sconcertanti, e la mediocrità in tutti i fondamentali tecnici che richiedano un minimo di organizzazione (touche, gioco alla mano, persino mischia ordinata) dei rossoblù, indicano però che se c’è equilibrio, è soprattutto demerito del Bari: la linea degli avanti scelta è forse un po’ troppo leggera, ma soprattutto il Bari s’intestardisce nel voler fissare il gioco, e si fa male da solo insistendo senza mai aprire a largo. Il Taranto comunque non si affaccia quasi mai in avanti, e allora i biancorossi arrivano indenni al 30’, quando il solito Vacca (alla fine, il migliore in campo) ispira un’azione finalmente di ampio respiro, che porta Occhipinti in meta. Gli ultimi dieci minuti sono tutti di marca barese, con il Taranto in grande confusione, e arriva anche un’altra marcatura, ancora di Risciglione, ancora in cassaforte da touche. Il primo tempo di chiude così sul punteggio di 15-3. Al rientro ci si attenderebbe un Bari frizzante, capace di chiudere la partita, e divertire il centinaio di tifosi giunto al ‘Della Vittoria’.

E invece niente. E nel senso più pieno della parola. Il Taranto si perde definitivamente nella sua pochezza – si salva solo Pellegrino, che pure gioca più da centro che da mediano -, il Bari inspiegabilmente sembra non avere più idee, forze, e nemmeno tanta voglia. Seguono quindi 40 lentissimi minuti di noia, caratterizzati dal nervosismo più che dal gioco (la prima azione al largo arriva solo al 30’!): ben 4 i cartellini gialli comminati dall’arbitro Reale, tutt’altro che impeccabile nella gestione dell’incontro. Da segnalare solo il lampo, ad una decina di minuti dal termine, di Vito Roppo, che, sfondando l’esile resistenza avversaria, schiaccia in meta per la quarta volta, fissando il punteggio sul 20-3, e regalando al Bari il sospirato punto di bonus.
Queste le parole alla fine del match di Vincenzo Scarano, allenatore del Rugby Bari: ‘Da un lato possiamo essere contenti: in fondo abbiamo vinto, preso il bonus, e tenuto bene in difesa; ma dall’altra, personalmente, sono insoddisfatto: il gioco non è andato affatto bene, e non siamo riusciti a mostrare ciò che di buono facciamo in allenamento. E poi, quanta indisciplina! Avessimo avuto di fronte una squadra più attrezzata, non so come sarebbe finita’. Il mister ha ragione ad essere così arrabbiato: la prestazione, senza troppo parafrasare, è stata insufficiente. Meglio non ricordargli allora che il Trepuzzi, domenica scorsa, ne aveva fatti 40 di punti al Taranto…

lunedì 29 Ottobre 2007

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