Attualità

Il Mare Per..la rieducazione si fa girovaga

Paola Mammarella
Sei minori a rischio a bordo del brigantino goletta più grande del mondo
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Navigazione, fonte e strumento di educazione. È l’obiettivo de “Il mare per”, progetto di recupero giovanile della onlus genovese “Tender To”. Nata dalla collaborazione tra Marina Militare e Yacht Club Italia per il sostegno delle fasce più deboli, la fondazione si avvale a livello locale della partecipazione del Cedisa, associazione culturale per la divulgazione e il potenziamento della cultura scientifica e ambientale. Sei ragazzi dei quartieri San Pasquale, San Paolo, Borgo Antico e scuola professionale Rosa Luxemburg di Acquaviva sono a bordo di “Nave Italia”, il brigantino goletta più grande del mondo, appartenente alla Marina per scopi sociali, salpato da Ancona mercoledì 10 ottobre e diretto a Taranto dopo la tappa nel Porto di Bari. Decisamente pochi i tempi morti per i piccoli marinai che tra affiancamento in mansioni operative, stesura del diario di bordo e laboratori di biologia, fotografia, modellismo e disegno imparano il rispetto delle regole.

Minori “difficili”, provenienti da realtà familiari disagiate, a rischio dispersione e fallimento scolastico. Segnalati dagli operatori sociali delle circoscrizioni e , una volta a bordo della nave, seguiti individualmente dopo essere stati messi a confronto col lavoro di squadra. “Ragazzi senza riferimenti disciplinari e valoriali”, afferma Cosma Cafueri, insegnante del Rosa Luxemburg, “che con la cooperazione introiettano il bisogno delle regole come qualcosa di necessario e non imposto dall’alto”. Ma a bordo è possibile fare anche interessanti esperienze lavorative “fruendo il fascino della comunità che viaggia”, continua il preside Francesco Scaramuzzi. “Girovagare aiuta a integrarsi con le diverse culture, induce il barese, che a casa propria si sente autorizzato a rompere e sporcare, a rispettare le regole altrui”, interviene Franco Ferrante, presidente della circoscrizione San Paolo – Stanic. Ambiziose le aree di intervento della fondazione Tender to, che dallo scorso aprile ha avviato progetti contro il fallimento educativo, attestandosi su una soglia di successo del 92%. Navigazioni solidali anche con disabili affetti da sindrome di down e pazienti oncologici, accompagnati da fratelli e sorelle sani che ogni giorno vivono la convivenza familiare con un malato grave. Dopo l’esperienza sul Goletta Verde, ricordata dal presidente Mario Ferorelli, un buon inizio per avvicinare al mare giovani che sempre più spesso lo ignorano o non sanno nuotare. Un’occasione per il rilancio della vocazione marittima barese. Che oggi, per dirla con Salvatore Giuffrè, comandante della Capitaneria di Porto, viene ricordata solo per ragioni culinarie.

sabato 13 Ottobre 2007

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