Cultura

Telecinema: istruzioni per l’uso (4)

Mario Bucci
Alla disperata....buttale la tv
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Non vorrei spaventare nessuno, ma questa settimana è davvero difficile sopravvivere alla televisione spazzatura, soprattutto nella prima metà. Il cinema, che dovrebbe essere una forma di cultura popolare, ormai è confinato nello spazio satellitare, mentre per le vecchie antenne si prevede molto oppio calcistico, con innesti di cloni del reale. Tra isole e campi verdi dunque, si consiglia di correre al riparo di un vecchio e solido albero, che il cinema rappresenta, per ripararsi così da tutto il fango che sta per pioverci addosso. Attenti dunque cinenaufraghi, usate la televisione con cautela, il meglio possibile, il meno possibile.

Lunedì 1 ottobre. Non ho scritto l’introduzione solo perché se ne sente sempre il bisogno quando si ha a che fare con parole, pensieri e discorsi. Ho scritto quelle cinque righe perché oggi chiunque preferirebbe lavorare piuttosto che accendere la televisione. Certo, alle 21.10 c’è Io, robot (2004) di Alex Proyas su Italia1, film sul futuro dominato dalle macchine, dove però emerge più l’attore Will Smith (protagonista) che il pensiero acuto di Asimov, Bradbury e compagni. Peccato, perché se Rete4 alle 21.10 avesse messo in programmazione un buon Firedkin, almeno avremmo avuto una speranza in questo gelo cinematografico, invece il palinsesto propone Regole d’onore (2000) forse uno dei meno convincenti lavori del regista americano, con il solito Samuel L. Jackson per giunta.

Martedì 2 ottobre. A volte mi chiedo se il paradosso ha un marchio, se il suo atto è stato depositato. Perché vorrei conoscere non chi ne ha studiato e proposto il concetto, ma chi per la prima volta ne ha fatto uno. Mi domando infatti quale è il primo paradosso della vita, perché l’ultimo invece lo ho bene a fuoco: il canale televisivo Rete4. Questa emittente difatti è per paradosso, l’unica emittente con obbligo satellitare che invece trasmette in chiaro, ma non solo, vanta anche il peggior telegiornale di regime mediatico mai proposto in Europa, ma anche il più interessante palinsesto cinematografico di tutte le emittenti popolari (a parte Raitre il fine settimana). Oggi per esempio se non ci fosse il canale che permette a Emilio Fede di inveire contro i nemici del suo padrone, non potremmo vedere alle 16.20 il film La magnifica preda (1954) di Otto Preminger, un western classico con Marilyn Monroe e Robert Mitchum; e non potremmo nemmeno vedere in prima serata alle 21.10 L’avvocato del diavolo (1997) di Taylor Hackford, con Al Pacino e Keanu Reeves, stranamente uno dei film preferiti da molti studenti di giurisprudenza a Bari (non è una battuta, ma un altro paradosso). Infine, sempre grazie a Rete4, potremo vedere Dazeroadieci (2002) di Luciano Ligabue, alle 00.10, esempio paradossale per il ciclo I bellissimi.

Mercoledì 3 ottobre. Cinema al cinema, e il mercoledì si paga meno. Non smetterò mai di ripeterlo, anche perché tutto ciò che viene proposto questa sera, tra isole e campi verdi, come si diceva in apertura, avrà comunque un feedback nei prossimi giorni, quindi perdersi tutto questo, in fondo è scampare all’overdose studiata dalla televisione per i giorni a seguire. L’unica opposizione può essere un blockbuster, ed infatti Canale5 in prima serata propone alle 21.10 Shrek 2 (2004), scelta determinata non tanto per gentilezza verso il pubblico, ma perché il mercato (che propone in questi giorni nelle sale il terzo episodio dell’orco verde) ne ha sentito la necessità. Andrebbe boicottata questa cosa, magari andando al cinema evitando proprio Shrek 3, o raccontando in questa rubrica entrambi i finali. Evito, solo perché ho visto solo il primo della serie.

Giovedì 4 ottobre. Probabilmente i direttori dei palinsesti questa cosa la sanno e la tengono molto in considerazione: il giovedì sono chiusi gli alimentari e tutti passano mezza giornata in strada a fare compere per riempire il frigo. Dico che i direttori dei palinsesti sanno questa cosa, perché fino a questa sera non c’è davvero niente. Per fortuna, qualcuno ogni tanto si ricorda che Clint Eastwood dietro la macchina da presa è davvero bravo, e così oggi Raitre alle 21.05 propone uno dei suoi migliori film, Potere assoluto (1996) un lavoro che non t’aspetti da un attore che Sergio Leone riusciva a vedere solo con o senza sigaro. Rete4 invece, alle 23.55 propone alle riflessioni retroattive dell’anziano Clint, un punto di partenza per riflessioni future interpretate e dirette da più giovani autori: Gattaca – La porta dell’universo (1998) di Andrew Nicol, è un interessante film che partendo dai dubbi sulla clonazione, riesce a far riflettere sulla natura delle discriminazioni razziali. Un film piuttosto completo, musicato da Michael Nyman, ed interpretato tra gli altri dalla bella Uma Thurman.

Venerdì 5 ottobre. Se Vasco Rossi odia tutti i lunedì, io amo tutti i venerdì. Non so se scriverò mai una canzone su questa cosa, un po’ perché non ne sarei in grado, ed un po’ perché bisogna stare come sta certe volte Vasco quando scrive certe liriche, ma una cosa è sicura, che se rimango a casa questa sera la televisione almeno non mi farà del male. Come potrebbe infatti farmi del male un film che si chiama Woodstock – tre giorni di pace, amore e musica (1970) di Michael Wadleigh? Certo, qualcuno che se l’è vissuta tutta potrebbe essere colpito da un po’ di malinconia, anche di amarezza, ma se subito dopo, alle 4.35, si lascia dondolare dalle plastiche inquadrature (e non solo quelle) di Mondo topless (1966) di Russ Meyer, dovrebbe trovare una soluzione ad una eventuale malinconia. A meglio ascoltare, Ghezzi ha dedicato l’intera notte alla musica, così in chiusura, alle 5.30 è previsto un raro documentario sull’argomento, Perché pagare per essere felici? (1971) di Marco Ferreri. Credo che questo lavoro sia la vera chicca dell’intera settimana. Programmare il videoregistratore. Tornando a Woodstock (magari!), il film di Wadleigh in fondo è molto lungo, per staccare ogni tanto dunque, si può anche passare su Rete4 a partire dalle 2.05, orario in cui è inserito in programmazione il film Colpo rovente (1970) di Piero Zuffi. Non si tratta del solito filmetto erotico spesso rintracciabile a queste ore, ma dell’ultima sceneggiatura del maestro Flaiano. Segnalo questo film però, non solo per questo motivo, ma anche perché tra gli interpreti c’è quel geniaccio di Carmelo Bene. Infine anche RaiUno partecipa a modo suo a questo venerdì: di solito i sequels vengono sempre peggio del primo episodio, ma nel caso di Hellraiser III (1992) di Anthony Hickox, in onda sul primo canale alle 3.50, non dico che si supera il prototipo, ma almeno non si sfrascia. Certo, rimane un film solo per gli appassionati del protagonista malvagio e postmoderno prodotto dalla mente creativa e marcia dello scrittore e regista Clive Barker (autore del primo episodio).

Sabato 6 ottobre. Non credevo, eppure anche questa sera, si dovesse rimanere a casa, non va proprio male, soprattutto se qualcuno è riuscito ad iniziare questo sabato mattina godendosi Joe Pesci alle 9.15 nel film Mio cugino Vincenzo (1992) di Jonathan Lynn, su Canale5. Non è un gran film, ma a volte Joe pesci fa davvero ridere. Si diceva della serata però, in fondo varia: animazione su Italia1 alle 21.00 con L’era glaciale (2002) di Chris Wedge, e un classico come Fuga da Alcatraz (1979) di Don Siegel alle 21.10 su Rete4, tanto per in cominciare. Ciò che impreziosisce questo sabato sera però, è la proposta notturna, quasi indecente, visto che a confrontarsi saranno A snake of june (2003) di Shinya Tsukamoto (in prima visione alle 1.45 su Raitre) ed eXistenZ (1998) di David Croneberg, alle 1.40 su Italia1. Due autori molto diversi tra loro come stile, ma in fondo davvero vicini come approdo dopo la deriva: corpi, mutazioni, presente e futuro assieme. Chi, dopo il film del genio canadese, ha pensato di mettere alle 3.30 D.A.R.Y.L. (1985) di Simon Wincer, credendo di aver trovato nel corpo/macchina un punto di incontro tra i due lavori, ha commesso però un errore perché i punti di arrivo sono diversi e il film di Wincer piuttosto che parlare della confusione e manipolazione del reale, sembra più adatto ad uno spot per l’affido famigliare. Se qualcuno infine ha voglia di immergersi nel muto classico e metafisico del cinema nordeuropeo, per chiudere una notte brava è perfetto immolarsi al capolavoro L’angelo del focolare (1925) di Carl Theodor Dreyer, ore 4.35, ovviamente RaiTre.

Se ne avete voglia e tempo allora, prendete nota.

Lunedì 1 ITALIA1 21.10 Io, robot (2004) di Alex Proyas
RETE 4 21.10 Regole d’onore (2000) di William Friedkin

Martedì 2 RETE4 16.20 La magnifica preda (1954) di Otto Preminger
RETE4 21.10 L’avvocato del diavolo (1997) di Taylor Hackford
RETE4 00.10 Dazeroadieci (2002) di Luciano Ligabue

Mercoledì 3 ITALIA1 21.10 Shrek 2 (2004)

Giovedì 4 RAITRE 21.05 Potere assoluto (1996) DI Clint Eastwood
RETE4 23.55 Gattaca – La porta dell’universo (1998) di Andrew Nicol

Venerdì 5 RAITRE 01.30 Woodstock – tre giorni di pace, amore e musica (1970) di
Michael Wadleigh
RETE4 02.05 Colpo rovente (1970) di Piero Zuffi
RAIUNO 03.50 Hellraiser III (1992) di Anthony Hickox
RAITRE 04.35 Mondo topless (1966) di Russ Meyer
RAITRE 05.30 Perché pagare per essere felici? (1971) di Marco Ferreri

Sabato 6 CANALE5 09.15 Mio cugino Vincenzo (1992) di Jonathan Lynn
ITALIA1 21.00 L’era glaciale (2002) di Chris Wedge
RETE4 21.10 Fuga da Alcatraz (1979) di Don Siegel
ITALIA1 01.40 eXistenZ (1998) di David Croneberg
RAITRE 01.45 A snake of june (2003) di Shinya Tsukamoto
ITALIA1 03.30 D.A.R.Y.L. (1985) di Simon Wincer
RAITRE 04.35 L’angelo del focolare (1925) di Carl Theodor Dreyer

lunedì 1 Ottobre 2007

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