Democrazia è Partecipazione cita uno degli slogan del Padiglione della Provincia di Bari alla Fiera del Levante prestato volentieri all’idea e alla realtà futura del Piano Strategico. Michele Emiliano aprendo i lavori del primo Forum Metropolitano incentrato sul tema Giovani e Futuro ammonisce fin da subito: “questo non è uno sfogatoio”. Difficile rispettare questo diktat perché quando si mettono insieme parole come giovani e futuro vengono fuori aggettivi come nero, precario, instabile.
Luca Scandale, coordinatore del Piano Strategico chiama i relatori seduti attorno al tavolo a rispondere su tre temi: Formazione e conoscenza, quali Lavori possibili per i giovani metropolitani di Bari e quali Spazi Urbani ci saranno nel 2015. E’ una traccia firmata Vitandrea Marzano, sociologo della scuola di Franco Cassano e giovane voglioso di capire come gli altri vedono il Piano Strategico.
Pronti a rispondere i rappresentanti di varie istituzioni (Provincia, Comune, Ateneo) Onofrio Sisto, Pasquale Martino, Stefano Bronzini e tanti altri, dall’Assessore allo sport, con delega al Piano Strategico plus presidenza del CONI Elio Sannicandro, passando a docenti del Politecnico e ricercatori fino ad arrivare al rappresentante degli studenti ormai avviatissimo verso la carriera universitaria Michele Karaboue.
Ma si respira molta analisi spicciola del problema primo (il lavoro che non c’è) mentre la voglia di sognare che Luca Scandale richiama vede protagonista la sola Elena Palma, rappresentante dello staff di Ricerca e Sviluppo che racconta di come un economista come Abdul Kakhee immagina una Bari nel 2015 dove atterrati a Palese ci vogliono venti minuti per arrivare a Cozze e dove in un albergo di livello un giovane ragazzo di Enziteto è direttore di struttura. Questo sogno coniuga infrastrutture, formazione e lavoro, ma dai ragazzi riuniti nell’Arena Strategica viene fuori molto pessimismo e grande sconforto: parla Roberto Covolo di Bollenti Spiriti, il programma regionale che ha dato alla Puglia i contratti etici e gli spazi urbani da ripensare sul piano culturale e sociale: “I giovani non credono nelle politiche che li riguardano e la concorrenza del privato è forte, non dimentichiamolo”, mentre Alessio Giannone, giovane imprenditore barese rileva che “c’è bisogno di infrastrutture vere ma io non credo nelle persone scelte dal comune per far parte di questo staff di ricerca e sviluppo, sono i privati che fanno le cose, oggi io mi sento preso in giro”.
A dare una scossa positiva alla discussione ci pensa Nuccio Altieri, 31 anni, vicepresidente del Consiglio Provinciale e uomo di Forza Italia, forse l’unico rappresentante della destra pugliese in questo primo Forum: “dobbiamo sognare di noi e battere il tempo delle pubbliche amministrazioni su questo piano strategico, dobbiamo dare tre minuti alla politica perché senza certezze, senza sapere che lì ci sarà un nuovo porto o una nuova strada nessun imprenditore rischia”.
Tanti interventi da parte di ragazzi impegnati in cooperative sociali, nei laboratori urbani per Bollenti Spiriti ma anche studenti universitari, con il comun denominatore del punto interrogativo nei confronti delle istituzioni alla fine di ogni intervento. Luca Scandale è fiducioso, nonostante tutto: “così vengono fuori le idee, vanno bene anche le critiche. Tra ottobre e novembre ci saranno i forum cittadini e la circolazione di queste diventerà totale e poi avremo il portale che sarà interfaccia diretta e continua con il Popolo della Terra di Bari. Adesso stiamo registrando tutto quello che facciamo, perché ci serve rivederlo e magari lo monteremo e ci porterà ad altra riflessione”.
Il prossimo Forum è dedicato all’Economia: il 19 settembre, sempre nel Padiglione della Provincia alla Fiera del Levante a partire dalle nove si discute di sviluppo industriale e ricerca e innovazione.