Rimane difficile osservare la virtù del silenzio con le esternazioni dopoferragostane che riprendono ad imperversare sulla stampa regionale.
Chi prima della pausa estiva, con immagini macabre, rievocava il ruolo di coloro che nella liturgia funebre mettono a disposizione il morto, oggi assegna ad altri la ricerca di improbabili poltrone a tre gambe.
Non è evidentemente chiaro che con la nascita del PD non si sta celebrando un funerale, tutt’altro, tanto meno che possa essere la circostanza per la ricerca di poltrone.
Necessario appare qualche precisazione, molto secca e sintetica.
Non vi è una posizione unica della Margherita pugliese intorno alle primarie, sia nazionali che regionali: oltre la metà del partito ha deciso di sostenere le ragioni della candidatura di Enrico Letta. La stessa aggregazioni, nella quale si ritrovano la maggioranza del gruppo regionale, la maggioranza dei coordinamenti provinciali del partito, i parlamentari Ria e Sinisi, il ministro De Castro e numerosi amministratori e dirigenti locali, ha deciso di sostenere la candidatura di Michele Emiliano a segretario regionale.
Una scelta dettata dalla semplice considerazione che fosse il soggetto più idoneo a costruire il PD regionale in uno con i DS e Margherita, capace di intercettare le molteplici diversità della società pugliese, in grado di esaltare la prospettiva federale dell’intero progetto politico.
Una scelta convergente con quella operata dai DS che in maniera generosa e lungimirante stanno investendo sul successo del PD anche a costo di sacrificare il protagonismo del proprio gruppo dirigente che in questa regione si distingue per qualità ed autorevolezza e che crediamo rappresenti un punto di forza dell’intero progetto.
Una scelta la nostra che si è determinata senza che vi fosse alcuna contrattazione di ruoli o poltrone: chi pensi di farlo con un interlocutore come Emiliano dà segni di non conoscerlo.
La contestuale candidatura di Fabiano Amati e di Antonio Gaglione, così come le altre che dovessero determinarsi, conferiscono alle primarie regionali i connotati di una competizione vera.
Non rimane che sostenerle o promuoverne altre, senza se e senza ma, senza la pretesa di condizionare, di discriminare o di omologare.
E’ l’unica opzione possibile.
Peppino Pirro
Presidente coordinamento regionale Margherita D.L. Puglia