Attualità

Nodo ferroviario, i dubbi di Maiorano

Riceviamo e pubblichiamo
Il capogruppo della Margherita al Comune di Bari torna a far presente i rischi di paralisi ferroviaria per la città
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Il 12 luglio scorso si è svolto un Consiglio Comunale monotematico “Incontro informativo sul piano di fattibilità sul Nuovo Nodo ferroviario della Città di Bari”. In quell’occasione doveva essere illustrato il progetto del Nodo ferroviario e successivamente sarebbe stata resa disponibile per tutti i Consiglieri la documentazione tecnica. A tutt’oggi, però, tale documentazione non è ancora pervenuta. Paradossalmente, inoltre, l’illustrazione in quella seduta non ha riguardato il Nodo ferroviario (ovvero l’intersecazione delle quattro ferrovie FS, Bari Nord, Sud Est e Appulolucane per rendere interoperabile l’infrastruttura a tutte le società di trasporto), ma si è discusso di linee di corretto tracciato, come si può evincere dai verbali. Infatti è stato illustrato il progetto per il tracciato a sud di Bari, dove si andrà a realizzare una nuova linea ferroviaria adiacente l’attuale tracciato della Sud Est, ed il progetto per il tracciato a nord, dove si vuole realizzare un interramento dei binari per risolvere il problema dei passaggi a livello di Palese e S.Spirito.

Nella seduta in questione sono emerse alcune perplessità, su questi punti, come la tempistica, il destino del tracciato esistente a sud, ed in generale sull’ipotesi interramento per i binari a nord, ipotesi ad elevato impatto ambientale che però continua a rimanere alquanto inverosimile nella sua realizzazione. Non è stato ancora chiarito, infatti, come dovrebbe essere gestita la fase transitoria dei lavori, sia per le auto ed i pedoni che per i treni (sulla linea transitano oltre 200 treni al giorno da e per Bari Centrale e non è pensabile rallentare o bloccare il passaggio dei convogli). Spero non ci si trovi di fronte all’ennesimo piano di fattibilità che rimarrà tale (non sarebbe il primo), un esborso di soldi dei contribuenti che non porti a nulla. Non è possibile continuare su questa linea, anche in previsione del probabile aumento dei treni merci, che creerà ulteriori disagi allungando i tempi di chiusura dei passaggi a livello e le conseguenti attese per le auto ed i pedoni, non essendoci soluzioni alternative all’aggiramento. L’invito che rivolgo all’Amministrazione è quello di prendere subito delle decisioni, perché non è più possibile continuare a fare solo dibattito, ma è necessario portare avanti soluzioni credibili, con tempi di realizzazione certi.

Ho più volte avanzato una proposta, dai costi non eccessivi e realizzabile in tempi brevi, che si articola in due fasi. La prima vede la realizzazione immediata di cavalcavia e sottovia per auto e pedoni, mentre la seconda fase vede la realizzazione di un altro tracciato esterno ai centri abitati per i treni merci e passeggeri, mentre l’attuale tracciato, centrale e facilmente raggiungibile dagli utenti, verrebbe mantenuto per il trasporto regionale e metropolitano. Il piano di fattibilità presentato non prevede la separazione delle infrastrutture, che ormai avviene da anni nel resto del mondo, per rendere più funzionale sia il trasporto locale che il trasporto delle merci. Per invogliare i cittadini ad utilizzare i mezzi pubblici è necessario in primis creare le condizioni per avere un trasporto che funzioni. Tra l’altro a Bari la separazione delle infrastrutture è già stata in parte realizzata, visto che la maggior parte dei treni merci arrivano e partono da Bari Lamasinata e non più da Bari Centrale

mercoledì 22 Agosto 2007

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