Cultura

Nichi e Scotellaro

Alessandra Colucci
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La notizia è di quelle che non possono passare inosservate e, in un mondo in cui tutti cercano di entrare in politica, un rappresentante, un alto rappresentante, che, per una sera, ne esce, in effetti fa un certo stupore. Una sera, solo una pausa, sia ben chiaro. Dettata né da motivazioni ideologiche né da crisi politiche, ma solo dalla passione. Perché quella di Nichi Vendola, governatore della Regione Puglia da due anni e rotti, in effetti, non è un’abiura né una defezione momentanea. E’ solo un omaggio di tipo prettamente culturale ad uno dei nomi più interessanti del panorama meridionale. Reciterà Rocco Scotellaro, il Governatore Vendola, ospite d’onore di "Sempre nuova è l’alba", l’omaggio in musica dell’Antonio Dambrosio Ensemble, sul palco del Kursaal Santalucia di Bari, questa sera, alle 21. Chi lo introdurrà? Beh, la scelta è in linea, sarà Michele Emiliano, inquilino di corso Vittorio Emanuele lato Murat, insomma il Sindaco, per capirci.
Non è la prima volta che Nichi Vendola calca un palco. Ma stavolta lo fa da presidente della Regione Puglia e stabilisce un altro piccolo record. Dopo la campagna elettorale aggressiva, in cui le facili offese – ammesso che lo siano e ovviamente non lo sono – si sono rivelati boomerang, dopo quell’orecchino ufficiale esibito con orgoglio, pride, insomma, dopo quel "Nichi" che lo ha umanizzato non poco. Ora arriva il palco, ora arriva l’interpretazione. Fa bene, fa male un Governatore a recitare? E chi lo sa. Ci sono attori che si sono buttati in politica, anche con notevoli risultati, se un politico sale sul palco si riequilibrano un po’ le cose.
Reciterà Scotellaro, Vendola, come s’è detto. Rocco Scotellaro era un poeta lucano, lucano di Matera, Tricarico, per voler essere proprio precisi. Morì a trent’anni. Di lui si è detto che rappresenta, meglio di molti altri, la ribellione contandina allo strapotere del padrone, l’orgoglio del lavoratore, l’anima del Sud. Una voce che, dal basso, va verso l’alto. Ci piacerebbe, e credo piacerebbe a tutti i Pugliesi, che il Governatore Vendola quella voce, oltre che a recitarla, la interpretasse, e la facesse sua, e la adoperasse per il buon governo di una terra che ne ha un feroce bisogno. Di una terra di ritardi endemici e non fisiologici, di una terra che questa rivoluzione gentile vuole viverla. Senza garofani bianchi, non sia mai, perché basta la gentilezza. Ma ancor di più bastano i fatti. Perché c’è una Puglia migliore. E noi tutti siamo qui, in attesa di ammirarla, finalmente.
L’ingresso è libero, per chi vuol gradire.

mercoledì 4 Luglio 2007

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