Attualità

Dall’indulto alla speranza

Fortunata Dell'Orzo
Italia Lavoro e il Ministero di Grazia e Giustizia in coordinamento con enti locali e centri per l'Impiego tentano il reinserimento sociale di 2000 ex detenuti
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Bari è una delle 14 aree  metropolitane nazionali coinvolte in questo progetto, varato dal parlamento con la legge 241/2006, parallela a quella dell’indulto: 2000 ex detenuti, italiani e stranieri purchè in regola con il permesso di soggiorno, potranno partecipare ad altrettanti tirocinii formativi che, alla fine, potranno sperabilmente concludersi con un’assunzione a tempo indeterminato o determinato.

Per Bari e provincia si tratta di 140 persone al massimo: selezionate dai centri per l’impiego in base a precisi profili professionali che possano incontrare le richieste delle imprese che nel frattempo ci si augura che si facciano avanti. Per ora hanno aderito pochissime imprese sul territorio e tutte del settore privato sociale. In particolare cooperative  delle due centrali Lega Coop e Concooperative, più la ConfServizi che raggruppa le imprese partecipate.

I tirocinanti, una volta avviati al percorso formativo, riceveranno 450 euro al mese per l’intera durata del tirocinio, mentre le imprese, se dovessero poi perfezionare l’assunzione, avranno diritto a un bonus una tantim di 1000 euro. Nel caso in cui un’azienda dovesse assumere un tirocinante prima del termine della formazione, i contributi mensili per il tirocinio non svolto andranno all’impresa.

Tutte le notizie relative a questa iniziativa sono repribli presso ilsito www.italialavoro/indulto  su cui, entro la fine del mese, sarà pubblicato il bando pubblico per le imprese che vogliano partecipare all’intervento: on line sarà disponibile anche la scheda di adesione per le aziende e per gli indultati.

Bari, sia pur partita con ritardo rispetto al resto d’italia, ha recuperato i tempi e la prossima settimana già i primi 15 tirocinanti dovrebbero essere avviati al percorso formativo. I servizi sociali del comuni e i centri etrritoriali per l’impiego, poi, sono stati allertati e istruiti per poter raggiungere anche coloro che, abitualmente, non leggono giornali o non usano collegarsi in rete.

Dall’indulto alla speranza di un reinserimento sociale e civile permanente. Così sia.

venerdì 15 Giugno 2007

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