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Bari s’illumina con Storaro

Alessandra Colucci
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In lieve ritardo a causa dell’aereo, accolto da una Bari infuocata, nella prima vera giornata calda della stagione, Vittorio Storaro è arrivato sereno e pieno di entusiasmo, pronto ad immergersi in questa sua settimana zeppa di appuntamenti, che lo vedrà padrino d’eccezione dell’edizione 2007 del "Bari Film Stage".

Classe 1956, romano, tre volte Premio Oscar, per intenderci è la persona che ha illuminato Debra Winger ne "Un té nel deserto", Laura Antonelli in "Malizia", Marlon Brando in "Ultimo tango a Parigi", giusto per citare qualcuno dei grandi attori internazionali – tra i tantissimi – con i quali ha lavorato. Un Maestro della luce che della luce ha detto essere quella forza che permette «di arrivare al cuore degli eventi, creando immagini artistiche. Mettere in scena la luce per educare a comprendere il senso ed il significato delle emozioni questo è quello che vorrei proporre a coloro che seguiranno Bari Film Stage».

«Nella mia ultima produzione – ha ricordato Storaro, citando "Caravaggio", la fiction Rai che ha Alessio Boni come protagonista – ho messo in scena la luce presentando un artista unico nel suo genere fortemente innovativo, dove la luce è un modo di interpretare e di rappresentare la realtà, ed attraverso questa luce vorrei dare vita al confronto ed allo studio in questo stage pugliese».

martedì 12 Giugno 2007

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