Attualità

A Bari nessuno è straniero: vecchio che ritorna…

Antonella Ardito
Giochi del Mediterraneo 10 anni dopo
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Dove nessuno è straniero: un cortometraggio di 18 minuti firmato Alessandro Piva per ripercorrere la storia istituzionale dei Giochi del mediterraneo 1997. Stamane al Multicinema Galleria anteprima per pochi intimi, con Elio Sannicandro, assessore allo sport del Comune di Bari e presidente regionale del CONI a fare gli onori di casa: “è bello poter rivedere tanti protagonisti dei Giochi, rincontrare le persone dopo 10 anni; quell’evento fu un grande elemento di contatto della città con i Balcani, il Nord Africa, tutto il Mediterraneo”. Fra questi protagonisti c’è anche Dionisio Ciccarese, responsabile della comunicazione all’epoca dei giochi, direttore di Mediterranean News, la pubblicazione in triplice lingua che accompagnò i giochi non solo dal 13 al 25 giugno 1997 e coideatore del cortometraggio con Sannicandro. L’assessore ha rilevato come “è importante riflettere sulle cose realizzate e riconoscere le potenzialità enormi della nostra città: per questo il CONI e la città di Bari hanno condiviso l’idea”.

Se poi sia il Comune di Bari o il Coni o entrambi a pagare Piva per il lavoro fatto non è lecito saperlo: “Nel 1997 ero molto più romano che barese e pensavo al mio primo film, a capire come funziona Bari: Elio e Dionisio mi hanno parlato dell’idea . Pensavo fosse un’autocelebrazione ma non è così: riguardando quelle immagini, molte fornite dalla Rai, mi sono appassionato e ho visto quanta fatica c’è stata per organizzare l’evento”.
Piva si è stupito della qualità delle immagini e ha unito frammenti d’epoca con splendide immagini notturne girate dallo stesso balcone del Lungomare utilizzato per riprendere la caduta di Punta Perotti: su quel balcone ha intervistato Antonio Matarrese, che con un pizzico di amarezza sui Giochi dichiara “abbiamo lasciato tanto a Bari ma volevamo fare altre cose”.
Altra intervista con vista aerea su Bari per Dionisio Ciccarese, che convinto afferma che “questa città sa fare, sa organizzare”.
Mentre scorrono le immagini degli impianti messi a nuovo appare anche Elio Sannicandro nella “sua” piscina della pallanuoto, quella che realizzò con l’apporto di un’impresa siciliana ma dove non vennero mai giocati incontri durante i Giochi del Mediterraneo.
Oggi questa piscina serve per far crescere la disciplina a Bari e a sostegno di questa tesi è stato intervistato uno dei più anziani pallanotisti della Bari Nuoto, Francesco Carbonara, classe ’75 che nel ’97 aveva ventidue anni e ha potuto beneficiare con la sua squadra dell’impianto.

Il passaggio più bello è quello con Agostino Abbagnale, atleta vero, che a Bari vinse l’oro nel due di coppia: “ma ci dettero la medaglia di bronzo durante la premiazione. Volevano scambiarla ma io dissi che l’oro vero l’avevamo conquistato sul campo, che la medaglia non serviva”.
Scorrono le immagini di Chechi, di Rossi, di Francesco Attolico: “volevamo intervistarli ma non è stato possibile” rivela a fine proiezione Alessandro Piva.
Il corto verrà presentato ufficialmente alla città lunedì sera in sala Murat alle 20: il tempo per pulire ancora un po’ l’audio: “questo è sicuramente un prodotto che può servire a promuovere la città per altri eventi sportivi.” In questi giorni verrà celebrato un evento, ma nella nostra città davvero possiamo parlare a voce alta di sport che conta, di sport che vale, di sport che sia vero e sincero?
Il corto di Piva non scioglie questo dubbio.

sabato 9 Giugno 2007

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