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Torre Quetta: la promessa di Emiliano

Onofrio Schino
L'insegna arrugginita di Torre Quetta svetta nel cielo plumbeo di Bari
L'insegna arrugginita di Torre Quetta svetta nel cielo plumbeo di Bari
Il sindaco annuncia: "la spiaggia deve essere riaperta entro la fine del nostro mandato"
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Le opere di bonifica della costa sud del barese, da “Pane e Pomodoro” sino a “Torre Quetta” sono stati per anni il fiore all’occhiello dell’amministrazione comunale targata Di Cagno Abbrescia: un litorale moderno, che fosse in grado di rispondere alle esigenze dei baresi che potevano fare il bagno a due passi da casa.
Peccato per alcuni particolari non così facilmente trascurabili: “Pane e Pomodoro” diventa sfogo delle fogne cittadine ogni qual volta il buon Dio manda pioggia su Bari, mentre per “Torre Quetta” non serve nemmeno la pioggia per far emergere cumuli di amianto a dir poco nocivi per la salute dei bagnanti.
Tempo pochi mesi dall’insediamento del sindaco Michele Emiliano, ed ecco che il fiore all’occhiello della passata amministrazione comunale viene magicamente considerata come una bufala senza precedenti e come un significativo sperpero di soldi dell’erario comunale.

Estate 2007: “Pane e Pomodoro” è tornata balenabile, “Torre Quetta” ancora no. Almeno per poco, così come promette Michele Emiliano, e la promessa può essere mantenuta anche grazie ad un progetto che da oggi è esecutivo in merito alla riqualificazione della spiaggia, per un ammontare complessivo di circa 6 milioni di euro che verranno divisi in 2 fasi: la prima, (1,2 milioni) che provvederà a terminare le opere di messa in sicurezza della spiaggia e che si concluderà entro la fine di questa estate; la seconda, a dire il vero ancora in fase di progettazione, provvederà a ridare a Bari quel litorale che le spetta, e dovrebbe (condizionale d’obbligo) riaprire definitivamente i battenti entro e non oltre la fine del 2008, in tempo per dare ai cittadini la sicurezza di un lavoro effettivamente svolto dall’amministrazione Emiliano.

Il sindaco tiene a precisare quanto importante sia per Bari questa tappa, e ringrazia più volte la magistratura per la collaborazione e la preziosa sinergia con il Comune: “Oggi in maniera emozionata ringraziamo la magistratura, senza la quale non sarebbe bastato un ventennio di buon governo cittadino per rimettere le cose a posto, per aver impedito che altri bambini ingoiassero fibre di amianto o respirarle – ha dichiarato Emiliano – Molti ci chiedono dove andremo a fare il bagno, ma io mi chiedo dove i baresi facessero prima il bagno, tra i rifiuti e l’amianto senza che nessuno se ne accorgesse o prendesse iniziative a riguardo. Per questo dobbiamo lavorare per restituire ai cittadini la spiaggia entro la fine della nostra amministrazione, anche perché la gente ha bisogno di riscontri effettivi e soprattutto, di un altro mandato del centro sinistra”.

E a quanti sostengono che la cantierizzazione di molte opere in città possa rappresentare qualcosa di negativo, il sindaco risponde prontamente sottolineando come, in questo particolare momento, la città sembra quasi un cantiere a cielo aperto, ma è il segno della convinzione che anche governando bene è possibile cantierizzare molto e mettere in pratica opere per il bene della gente.
Oggi “Torre Quetta” è affidata ad un custode giudiziario (fino a venerdì 1 giugno l’area era ancora sotto sequestro e non era possibile effettuare nemmeno opere di manutenzione ordinaria), che provvederà al regolare svolgimento dei lavori di bonifica: sta partendo il primo lotto di lavori, con la speranza che dopo Punta Perotti il litorale sud di Bari sia un reale fiore all’occhiello della nostra città, al di là dei partiti e degli schieramenti politici.
“Bari cambia” è lo slogan che campeggia sugli autobus urbani e descrive molte delle opere messe in pratica in questi anni: speriamo solo non cambi la voglia di rendere sempre più vivibile la nostra città e non scemi mai il sacro fuoco di chi ha a cuore il futuro di Bari.

lunedì 4 Giugno 2007

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