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Amnesty promuove la campagna Control Arms

La Redazione
A Bari apuntamento a Parco Due Giugno
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Il 26 e il 27 maggio gli attivisti di Amnesty International -Bari saranno impegnati a Parco 2 giugno per promuovere la campagna Control Arms, con cui Amnesty International chiede un trattato internazionale in grado di prevenire i trasferimenti di armi destinate ad essere utilizzate per commettere atrocità.
L’iniziativa si inserisce nel quadro delle Giornate dell’attivismo 2007. Negli stessi giorni infatti gli attivisti italiani organizzeranno, in oltre 200 piazze italiane, momenti di mobilitazione a sostegno della campagna Control Arms.

Dettagli della campagna
Dal 2003, la campagna Control Arms chiede un Trattato sul commercio delle armi in grado di bloccare i trasferimenti internazionali di armi, qualora queste vengano utilizzate per commettere violazioni dei diritti umani. Mentre esistono trattati internazionali che regolano il trasferimento di armi chimiche, biologiche e nucleari, non ne esiste uno che regoli quello delle armi convenzionali, quelle più comunemente utilizzate nei conflitti e in contesti violenti.
Nel dicembre 2006, all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, 153 governi hanno votato a favore dell’avvio dei lavori per giungere all’approvazione del Trattato. Questo è accaduto, in gran parte, grazie agli sforzi della campagna Control Arms e dei suoi sostenitori, oltre un milione, che in tutto il mondo hanno firmato la petizione Million Faces a sostegno dell’iniziativa.

Durante il 2007, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, coinvolgerà i governi in una consultazione in merito ai contenuti del Trattato che si prolungherà fino all’apertura della prossima sessione annuale dell’Assemblea Generale.
I sostenitori della campagna chiederanno ai loro governi di promuovere un Trattato efficace, che si dovrà basare sugli accordi in materia di controllo delle armi e di diritti umani già esistenti. Il Trattato dovrà riguardare tutti i tipi di armi convenzionali e tutti i trasferimenti, inclusi la vendita, il noleggio, il prestito, le donazioni, le importazioni e le esportazioni di armi. Il Trattato dovrà essere equo e obiettivo. I governi hanno il diritto di procurarsi armi per l’autodifesa e la sicurezza nazionale, ma hanno anche la responsabilità di proteggere la popolazione civile dalla violenza armata.

 

domenica 27 Maggio 2007

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