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Derby da urlo per la pallanuoto barese

Antonella Ardito
Bari Nuoto e Payton lottano fino alla fine: prevalgono i biancoblù, più forti e più incisivi
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Vibrante e intenso, come solo un derby sa essere, infarcito di errori soprattutto sulla sponda biancoverde ma semplicemente bellissimo, alla fine del quale Mister Klikovac sorride per i tre punti conquistati e l’Agestour Payton recrimina per l’essere entrata in palla solo adesso in questo strano e concitato campionato di serie B di pallanuoto, quando, purtroppo, la situazione salvezza è difficile da riaddrizzare.
All’andata fu un 4-8 senza storia sul piano del gioco, con la Moving Center Bari Nuoto padrona incontrastata delle acque delle comunali: sabato invece c’è stato un altro spettacolo, prima di tutto sugli spalti, con le bandiere biancoblù sventolate da giovanissimi pallanotisti della Bari Nuoto (dopo anni di prestito dei colori biancorossi, che ricordano solo le sventure del calcio).

In acqua è stata partita vera: niente biscotto, nessun regalo ai cugini biancoverdi da parte di Arciuli e compagni, impegnati all’assalto delle prime posizioni in classifica; il 3-1 del primo parziale è frutto di un’oculata gestione della difesa da parte degli uomini di Klikovac e degli errori di valutazione del collettivo Payton. Apre le marcature Enrico Provenzale, abilissimo nello sfruttare il contropiede: il diciottenne centrovasca della Bari Nuoto risulterà il goleador del derby, con ben sei reti tutte di pregevole fattura e con una squadra, in primis Capitan Arciuli, che ha giocato soprattutto le superiorità numeriche in maniera oculata, per portare al tiro migliore Enrico durante la partita.
Il pareggio per la Payton arriva con Roberto Santamato, abile nel rubare palla a Provenzale e servire Roberto Chieco al minuto 3.08. Poi La Tartera con un gran bolide e Provenzale in superiorità numerica a 35 secondi dalla prima sirena, danno tranquillità alla Bari Nuoto. La Payton parte più convinta nel secondo quarto, con Daniele Di Pasquale pronto a siglare il 3-2 in rovesciata, ottimamente servito da Tommaso Vettone: a questo si aggiunge una buona incisività sotto la porta di Tramacera. Da segnalare sul fronte biancoblù il gran tiro dalla distanza di Alessandro Sassanelli e poi la pronta risposta di Michele Mannarini, nella migliore superiorità numerica giocata dalla Payton. La Bari Nuoto poi tenta l’allungo e ci riesce, andando a rete con Gennaro Arciuli ad 1.44 dal cambio campo e nuovamente con Provenzale in controfuga, che alza un bel tre al cielo con la mano. Nel terzo tempo poi salgono in cattedra entrambe le difese e in particolare Giancarlo Attolico e Francesco Tramacera, attenti e rettivi. Però nulla può il secondo sull’uomo più finalizzato dall’ex di turno Francesco Ventrelli ma fortunatamente per la Bari Nuoto, Provenzale porta il parziale in parità. In apertura della quarta frazione c’è il massimo vantaggio per gli uomini di Klikovac, con l’8-4 siglato da Provenzale in superiorità numerica: poi per tre intensi minuti è un monologo Payton.

Lele Merlini con i suoi 37 anni suonati vola in contropiede e trafigge l’incolpevole Francesco Tramacera, Giancarlo Attolico nega il piacere del goal ad Antonio Abruzzo che vorrebbe beffarlo con una palomba: poi è la volta  di Francesco Ventrelli, perfetto in superiorità numerica e ancora di Attolico, reattivo sull’uomo più della Bari Nuoto. Ad 1.57 dal termine Lele Merlini in un uno contro uno sigla l’8-7 e le sorti del match sembrano ancora apertissime: sull’azione successiva  la Bari Nuoto mette al sicuro il risultato, con Enrico Provenzale che sguscia dalle maglie della difesa della Payton e fissa il punteggio finale sul 9-7. Alla fine però Provenzale rovina la sua prestazione sventolando un sei di fronte al portiere della Payton Giancarlo Attolico, che stizzito gli molla un calcio. Il numero 5 della Bari Nuoto si prende del buffone dal pubblico biancoverde, che non gradisce il suo modo di esultare (già in precedenza aveva alzato la mano al cielo per contare i goal, in una sorta di imitazione di Francesco Totti). Provenzale poi chiarirà che l’esultanza era motivata dalla grande voglia di vincere il derby: ma esultare platealmente di fronte ad Attolico, che nella fattispecie (e non per il suo cognome) è una delle colonne della pallanuoto barese e che ha fondato la società dove Enrico ha l’onore di giocare, è una mancanza di rispetto non solo nei confronti dell’avversario ma delle regole dello sport vero e sincero che queste cose non le tollera.
Per il resto il pubblico delle piscine comunali ha potuto assistere ad una splendida partita, con la speranza di rivedere la stracittadina tra Bari Nuoto e Payton il prima possibile.

Sul fronte femminile il setterosa della Payton ferma la sua corsa verso i play off: battuta in casa da un volitivo Acquachiara, la squadra di Mister Rossi affronterà il prossimo e ultimo impegno a Salerno schierando le atlete più giovani: il collettivo biancoverde deve prendere coscienza di aver disputato un buon campionato e di aver svolto un ruolo da protagonista in questa serie B nonostante il suo essere matricola, affrontando a viso aperto compagini blasonate e esperte come il Nuoto Vesuvio, l’Acquachiara, il Posillipo e il Nuoto 2000.
E’ mancato un pizzico di esperienza nei momenti topici del campionato a questo gruppo di ragazze, che hanno ricevuto sempre ( e ne sono sincera testimone) i complimenti da tutte le avversarie per l’impegno messo in acqua: soprattutto il confronto con le realtà napoletane è stato duro, ma è un bagaglio di saperi che potrà tornare solo utile nel prossimo campionato, per continuare a lottare e per far capire alla città di Bari che la pallanuoto può parlare simultaneamente al maschile e al femminile.

 

lunedì 21 Maggio 2007

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