Politica

Palese ancora schiava dei binari

Riceviamo e pubblichiamo
Massimo Maiorano, capogruppo della Margherita al Comune di Bari, torna a denunciare cosa accade tra treni merci e pendolari a nord della città
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La situazione dei tempi di attesa ai passaggi a livello nel quartiere di Palese quando le sbarre sono abbassate è diventata insostenibile.  Due passaggi a livello infatti non hanno alcuna possibilità di essere superati neanche dai pedoni, in quanto completamente sprovvisti di sottopassaggi.
Per quanto riguarda gli autoveicoli invece, sono costretti a superare l’ostacolo immettendosi sulla già trafficatissima Strada Statale 16 bis.
A questo si aggiungono gli ingorghi (come accade in questi giorni) che si creano quando le sbarre rimangono abbassate per molto tempo, con gli immancabili disagi per tutti, compresi i bambini che si recano a scuola.
Non è possibile pensare a progetti di prefattibilità, come previsto dal protocollo di intesa sul Nodo Ferroviario con tempi per la risoluzione del problema che diventerebbero veramente biblici. In altre zone della città sono stati fatti grossi passi avanti. A Bari Centrale, per esempio i treni merci provenienti da nord non arrivano più in stazione, in quanto il traffico merci è deviato su Bari Lamasinata dove è stato realizzato il Centro Cargo e ben presto anche il traffico merci proveniente da Taranto sarà convogliato completamente a Bari Lamasinata, decongestionando in maniera non indifferente la Stazione di Bari Centrale.

Invece nella zona di Palese-S.Spirito continua a transitare tutto il traffico merci, locale e passeggeri.
Non è chiaro come mai in tutta la tratta ferroviaria del Nord Italia si punti a separare le infrastrutture con linee destinate unicamente per i treni passeggeri ad alta velocità, mentre le uniche proposte per la zona di palese sono quelle riguardanti l’interramento dei binari esistenti (con tempi di realizzazione ancora oggi sconosciuti).
Sarebbe più proficuo, vista la disponibilità di nuovi fondi, realizzare nell’immediato opere alternative, quali cavalcavia e sottovia per non creare disagi alla popolazione ed alla circolazione dei treni e successivamente realizzare un’altra linea per la circolazione dei treni merci e a lunga percorrenza e pensare di mantenere l’attuale tracciato per il trasporto regionale e metropolitano, in modo da separare le infrasrterutture di trasporto regionale da quelle merci e passeggeri.

giovedì 17 Maggio 2007

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