Calcio

Italia-Scozia, è festa in piazza Ferrarese

Antonio Scotti
Bari vecchia invasa pacificamente dai supporter scozzesi: "We love Italy"
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Ore 17.30. In corso Cavour, all’altezza della Banca d’Italia, si sentono voci di festa provenire da lontano. I fari delle auto e la pioggia spingono a non guardare oltre. Proseguendo, ci si accorge che quelle che prima erano delle semplici impressioni acustiche, ora sono ben altro. Uno stuolo di kilt scozzesi colora piazza del Ferrarese. Centinaia di tifosi  della nazionale di calcio di mister McLeish hanno invaso ieri con cornamuse  e bandiere bianco blu il borgo antico. Secondo gli organizzatori del ritrovo sono più di duemila. E’una invasione pacifica. Di festa. Molte ragazze baresi chiedono di poter scattare una fotografia ricordo. Alcuni scambiano la sciarpa.

E’un giorno indimenticabile. Ciò che nelle normali domeniche del pallone italiano sarebbe a dir poco irrealizzabile, con le nazionali si trasforma in realtà. Italiani e Scozzesi, insieme, a festeggiare l’evento calcistico che vedrà le due nazionali contendersi tre punti essenziali nella corsa alla qualificazione ai campionati europei del 2008.

Nonostante l’umidità, la gente di Bari vecchia esce dai balconi per godersi lo spettacolo. Il console britannico di Napoli, Michael Burgojne, ha organizzato l’accoglienza degli irriducibili della Tartan Army proprio nel cuore del capoluogo pugliese.

BIRRA A FIUMI  E PANZEROTTI BARESI  Si sono aggirati tra i vicoli di Bari vecchia con grande naturalezza e senza aver paura. Le forze dell’ordine sorvegliano da lontano, ma evitando di creare cordoni di sicurezza. “We love Italy”, esclamano. E dopo: “Where are the beer shop?”
Cercano ciò che per loro più che una semplice bevanda, è un modo di condividere un momento di festa: la birra. Si sono accontentati della nostra “bionda” perché, raccontano “la loro è scura e contiene più malto”.

Ne hanno bevuta a litri, perché oggi sarà vietato vendere bevande alcoliche. Come nel loro costume, un boccale tira l’altro. Qualche barese ha portato dei panzerotti e sulla muraglia li ha offerti ai tifosi d’oltre manica: “Sono con la cipolla e con la ricotta marzotica – racconta un anziano signore residente del borgo antico -. Loro offrono la birra e noi da mangiare. Che bello!”

Gruppi d’italiani intonano l’inno di Mameli a squarcia gola sia fuori che all’interno dei locali. Gli scozzesi, invece, armati di cornamusa, suonano the Flower of Scotland (il fiore di Scozia), uno degli inni non ufficiali della nazione crociata che di fatto non possiede alcun inno nazionale. 

E I PREZZI SALGONO I gestori dei locali sono indaffarati. I prezzi delle bevande sono saliti alle stelle. Un piccolo bicchiere di birra alla spina può arrivare a costare anche 5 euro. Anche se i gestori non l’ammettono. “Abbiamo in riserva quasi 1100 litri di birra – racconta Gianluca Ladisa, gestore della birreria In bocca al luppoloe alle 18 già 300 litri sono finiti. I prezzi sono sempre uguali”. Pizzerie e pub sono stracolmi di persone. Dentro si canta e si beve. Se qualcuno eccede viene portato fuori dagli stessi suoi amici. La loro cultura sportiva non lo consente. Bambini, nonni, coppie di genitori, fidanzati si divertono insieme ai tifosi baresi incuriositi dalle note delle cornamuse.

Ore 20. Per qualche scozzese si fa tardi. Per altri la festa è appena cominciata. Parecchi, però, cominciano a fare ritorno negli alberghi del centro murattiano. Oggi sveglia alle 9, colazione con bacon e uova e poi tutti verso lo stadio San Nicola. Per novanta minuti, solo quelli, avversari contro l’Italia.

mercoledì 28 Marzo 2007

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