Cronaca

Il giornalista avvilito senza motivo

Danilo Calabrese
Donato Cippone, cha ha davvero ormai battuto ogni limite di decenza, l'indefinibile protagonista di questa farsa
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Il mestiere di giornalista non è facile. Questo è un fatto accertato, ma che viene facilmente superato dalla passione e dal coraggio che spingono ognuno di noi a fare il proprio lavoro. Del tutto differente è confrontarsi con questa professione, nel momento in cui ci si trova di fronte ad ostacoli oggettivi non dipendenti dalla nostra volontà. Spieghiamoci meglio con un esempio. Ciò che è avvenuto a Bari ieri pomeriggio davanti al Cafè Deco di fianco al Teatro Kursaal Santalucia fa al caso nostro.

Era in programma il primo incontro della Tavola dei Volenterosi, movimento trasversale che si affaccia nel panorama politico italiano con l’aspirazione di diventare propulsore delle tanto agognate riforme di cui necessita il nostro sistema. Avremmo voluto affrontare l’argomento in maniera più esauriente, ma i signori presenti non ce l’hanno consentito. Si sono chiusi nella sala rifiutandosi di far entrare gli addetti ai lavori della stampa, impedendoci di fare il nostro lavoro. Che si sia trattato di una nuova organizzazione della società civile o di un gruppo di massoni, non lo sappiamo. E, a questo punto, non ci interessa saperlo.

Il problema è capire la motivazione di tale comportamento, che definire scorretto è riduttivo, nei confronti di chi è stato convocato in quel luogo e a quell’ora per svolgere la propria professione. Forse a questo dovrebbe rispondere Donato Cippone, uno dei principali organizzatori di questa farsa, che probabilmente si sarà inventato un ulteriore modo per far parlare di sé. Dopo essere stato eletto come consigliere comunale della Lista Emiliano, essere transitato per un breve periodo nel gruppo dei Verdi, essere approdato nel gruppo misto come indipendente al Comune di Bari e aver continuato in tutto questo periodo (2 anni e mezzo) a far da capo popolo di un movimento che si scontra in tutto e per tutto con le istituzioni (esercitando un evidente conflitto di interessi), anche la farsa di oggi pomeriggio.

Perché? Qual è il motivo che ha spinto Cippone a invitarci per poi tenerci fuori? Ci auguriamo che il consigliere Cippone abbia il buon gusto di pensarci bene in futuro prima di avvertire gli organi di stampa, se mai qualcuno decidesse di prestargli ancora attenzione.
Per onor di cronaca, va detto che era presente all’incontro anche l’on. Rossi, da poco uscito dal partito dei Democratici di Sinistra. “Non aggiungo nient’altro sull’argomento”, ha dichiarato Nicola Rossi, “rispetto a quanto detto al Corriere qualche giorno fa”. Lui, almeno, con la stampa è stato chiaro dal principio.    

sabato 6 Gennaio 2007

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