Cultura

Commediasexy…ovvero come ti cambio il polpettone cinematografico di Natale

Mario Bucci
A Bari la presentazione del film con Paolo Bonolis, Elena Santarelli e i nostri Rocco Papaleo e Sergio Rubini
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Commediasexy (It. 2006) di Alessandro D’alatri può cambiare la tendenza natalizia? Il cinepandoro, come lo stesso regista lo ha definito, è davvero in controtendenza rispetto agli ultimi anni? Per qualche verso la risposta è affermativa: sì, Commediasexy interrompe il lungo buio cinematografico delle feste invernali italiane, eliminando volgarità davvero gratuite, e portando sullo schermo una commedia che risente di qualche lentezza di troppo e che si affida soprattutto ad un duo, una coppia meglio dire, come Sergio Rubini e Margherita Buy, forse la più bella e scoppiettante del cinema italiano degli ultimi venti anni, due attori bravi anche quando lavorano da soli, ma che quando sono insieme, sullo stesso set, funzionano sempre.

Scritta in collaborazione con Gennaro Nunziante, la sceneggiatura del film si rifà alla classica commedia che gioca sul diffuso senso/luogo comune della famiglia in Italia, perennemente minacciata dal più godereccio dei tradimenti, e che sfrutta due modelli antitetici fondamentali: la famiglia popolare e medio borghese di Mariano Di Virgilio (Sergio Rubini) e quella istituzionale e alto borghese dell’onorevole Massimo Bonfili (Paolo Bonolis). È la storia dunque dell’autista Mariano che si vede costretto ad improvvisarsi fidanzato della velina Martina Brandi (Elena Santarelli) per coprire la vera relazione di questa con l’onorevole Bonfili, e mettendo a repentaglio la propria situazione famigliare. Tra servizi fotografici, pubblicità occulte (nemmeno tanto) e pubblicità palesi a modelli che il medio pubblico riconoscerà immediatamente (i salotti della televisione italiana), si scambiano i ruoli, si gioca sul filo dell’allusione, e si finisce con qualche risata di meno.

Siamo di fronte all’aggiornamento del più godereccio modello di commedia anni Ottanta modello Banfi/qualsiasi donna, e così il lavoro di D’Alatri convince solo per la qualità del girato ed il montaggio, perché ad un canovaccio diffuso aggiunge davvero poco di nuovo, anche se gli si riconosce almeno di aver tolto il peggio. Paolo Bonolis, alla sua prima esperienza come protagonista, delude per mancanza di originalità, trasformando un omaggio a Sordi in un abisso irritante di imitazione mal riuscita; le chilometriche gambe di Elena Santarelli sostengono bene il personaggio che interpreta; Stefania Rocca si muove insicura, forse fuori parte; Michele Placido, molto diluito nel racconto, è ormai sempre più sopra le righe, e se c’è qualcuno che davvero ruba la scena, è Rocco Papaleo che interpreta Tony Muciaccia, un improbabile agente artistico. Pronto ai nastri di partenza per contrastare la guerra fredda dei due blocchi De Sica/Boldi, nelle sale rispettivamente con Natale a New York (2006) di Neri Parenti e Olè (2006) di Carlo Vanzina, Commediasexy parteciperà con qualche successo alla divisione della torta di Natale.

venerdì 15 Dicembre 2006

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