Politica

Conferenza per la Pubblica Sicurezza: le parole di Emiliano

La Redazione
Ieri mattina il vertice in Prefettura con tutte le massime cariche politiche e delle forze dell'ordine in Puglia
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Il Sindaco di Bari ha partecipato nella mattinata i ieri in Prefettura alla Conferenza regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza. Innanzi al Presidente della Regione, ai Presidenti delle Povince pugliesi, dei Prefetti e dei responsabili delle Forze dell’Ordine della Regione, il Sindaco ha diffidato tutti dall’addebitare alle Forze dell’Ordine la responsabilità di quanto sta accadendo nel Sud Italia negli ultimi giorni: “Sarebbe questa la massima ingiustizia -ha detto Michele Emiliano- non possiamo consentire che sulla Magistratura e sulle Forze dell’Ordine si scarichino tutte le responsabilità. Non consentirò a chicchessia di nascondere gli errori commessi dietro la faccia delle istituzioni che da sole hanno consentito alla Puglia di vincere la battaglia contro la Sacra Corona Unita e contro la criminalità organizzata internazionale. In Puglia abbiamo registrato 15 anni di successi contro la criminalità organizzata, riuscendo faticosamente ad invertire il trend. Dopo l’indulto, oggi sentiamo tutti i Prefetti dichiarare che i numeri di quello storico risultato stanno saltando. E’ bene dare la responsabilità a chi se l’è presa varando uno sciagurato provvedimento di indulto e senza predisporre risorse e leggi per supportare l’uscita dal carcere di migliaia di persone senza lavoro e senza speranza di reinserimento sociale.”

Tra i temi affrontati dalla Conferenza regionale odierna, si è quindi discusso anche della mancanza di opportunità di lavoro e del difficile percorso del reinserimento sociale, che costituiscono terreno fertile per l’insorgere di fenomeni di devianza. A tal proposito il Sindaco ha illustrato le iniziative intraprese dalla sua Amministrazione: “Il Comune di Bari -ha detto- è stato l’unico in Italia a rilanciare le politiche attive per l’occupazione istituendo il Salario di inserimento, una misura innovativa volta a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, attraverso un’opportunità concreta di inserimento professionale. Grazie a questa misura, 280 giovani da dicembre andranno a lavorare presso imprese private. Inoltre, abbiamo finalizzato alla formazione professionale, tutti i bandi per gli incubatori di impresa nelle aree maggiormente in difficoltà, legati ai fondi POR”.

L’Amministrazione comunale in questi due anni e mezzo ha inoltre rafforzato l’organico della Polizia Municipale di 60 unità e quello degli assistenti sociali in forza alle Circoscrizioni; costituito l’associazione antiracket; stanziato annualmente alla Fondazione antiusura San Nicola una somma di 25mila euro. E ha varato all’interno dell’Ufficio per la lotta non repressiva alla criminalità, il Progetto “Crescere nella legalità”, che ha come target i minori nati in famiglie di mafia: “Siamo consapevoli -ha spiegato il Sindaco- che le famiglie mafiose sono state in passato un vero e proprio welfare. E’ fondamentale scongiurare l’eventualità che i figli ricalchino le orme dei padri, che è quanto accade nella maggioranza dei casi, attraverso un lavoro mirato che cambi il destino di quei bambini”.
C’è però un problema gravissimo legato alle strutture mafiose della città: “le recenti rapine a raffica vanno ad alimentare l’accumulazione di capitale delle organizzazioni criminali. Ci sono state parallelamente -ha aggiunto il Sindaco- anche diverse scarcerazioni di capi mafia. Devo anche dire che al Comune di Bari non abbiamo ricevuto dal Ministero di Grazia e Giustizia neppure l’elenco degli scarcerarti residenti in città. In queste condizioni  come possiamo collaborare con lo Stato centrale?”.

Il Sindaco è anche tornato sulla questione del traffico di droga in città: “Già nei giorni scorsi ho avuto modo di denunciare pubblicamente l’invasione della cocaina a Bari, un fenomeno che tocca tutte le categorie sociali e che sta contribuendo ad innalzare il livello di aggressività della notte barese, dai drammatici fatti di cronaca alle risse per la conquista delle piazze di spaccio. Per tali considerazioni, il Comune ha proposto un’azione mirata al fine di conoscere meglio la vita notturna in città attraverso una squadra di Polizia Municipale dedicata al lavoro di intelligence”.
Anche da un punto di vista politico il Sindaco, insieme a tutti gli assessori della giunta, si impegna ad essere più vicino alla popolazione, in particolare dei giovani, per testimoniare l’importanza di vivere  nel rispetto delle regole. “La cosa che più conta è far percepire la presenza dello Stato, a tutti i livelli –ha ribadito Michele Emiliano- dobbiamo lavorare affinché Bari diventi la capitale della legalità. E fare in modo che Bari e le altre città della Puglia non siano più abbandonate al loro destino L’impressione è che si vivano due realtà diverse, quella dei Palazzi della politica e quella dei cittadini nelle strade”.

In serata il Sindaco ha incontrato il Questore di Bari per un esame della situazione dell’ordine pubblico e per esaminare eventuali iniziative congiunte per il controllo del territorio, che verranno comunicate a tempo debito.

martedì 7 Novembre 2006

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