Cronaca

“Nessuno muore nel cuore di chi resta”

Antonio Scotti
Lungo corteo di commercianti e studenti in ricordo di Michele Lopez. Il Sindaco: "Accoglieva tutti, anche i bambini"
scrivi un commento 45737

Oggi è il giorno dell’addio. Forse il più lungo. Ma al contempo il più doveroso per ricordare quello che per molti è un amico prima ancora che un collega: Michele Lopez, il commerciante ucciso martedì scorso nel corso di una rapina culminata nel sangue.
Per questo, tutti i proprietari dei locali notturni della movida barese, hanno deciso di salutare per l’ultima volta Michele con una manifestazione pubblica per le strade della città.


Partiti da Piazza Prefettura in cinquanta, sul tragitto in parecchi si sono uniti al corteo verso il pub Joy’s, nel quartiere Madonella, dove martedì scorso si è spenta tragicamente la vita di Michele. Genitori con in grembo bambini, adolescenti, anziani, lavoratori in attesa di iniziare il loro turno di lavoro e quanti, invece, hanno appena finito.


Tutti si sono fermati per un momento. Attoniti da quanto succedeva e felicemente colpiti dalla volontà dei commercianti di denunciare quanto è avvenuto. Un silenzio surreale scorre tra i volti degli amici segnati da commozione mista a rabbia. “Spero che la giornata di oggi possa rappresentare il punto d’inizio per costruire una città più vivibile –afferma Gianni Del Mastro, ristoratore della città vecchia-. Abbiamo chiesto al Sindaco di costituire una tavolo permanente di confronto con i politici al fine di monitorare costantemente la sicurezza all’interno della città”.
“Sembra che la proposta sia stata accolta – continua –  Noi lo speriamo,  non vogliamo piangere più nessun amico”.
Tra i  partecipanti al corteo anche il Sindaco Michele Emiliano: “Non conoscevo personalmente Michele Lopez, il ricordo più bello che ho sentito è quello di Gennaro Nunziante. Mi ha raccontato che da lui poteva andare chiunque ed era disponibile ad accontentare anche i bambini che alle 2 notte volevano le patatine fritte. Straordinario”
Nella chiacchierata con i manifestanti Emiliano ha confermato che presto “convocherà i sindacati per ridefinire gli orari di lavoro delle forze dell’ordine al fine di aumentare il numero di personale nelle strade durante la notte”.
I negozianti intanto chiudono le saracinesche e per un attimo fermano la vendita per ricordare quanto è successo. Tutti, nessuno escluso. Un sabato frenetico, ma che la tragedia di martedì consente di fermare per  almeno una manciata di secondi. 


“Io sono preoccupato tutte le volte che miei figli rincasano tardi – racconta un padre di famiglia con due figli entrambi adolescenti-. Il Sindaco farebbe bene a promuovere quel nucleo interforze di cui parlava. Non possiamo rischiare di non vedere tornare più i nostri figli a casa”.
In via Carulli c’è chi, invece, ricorda Michele Lopez sorridendo e pensando alle tante chiacchierate consumate all’interno del Joy’s. Lui, dicono, “era una persone perbene, nel suo locale ti sentivi in famiglia e potevi incontrare gente di qualunque età”.
 L’ex Sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia nel frattempo ricorda che “non basta aumentare le forze dell’ordine, ma occorre che i negozianti siano collaborativi nel esporre i problemi e nel denunciare gli episodi di delinquenza”.
A lui, strano ma vero, si accodano i ragazzi dei Giovani Comunisti in testa al corteo: “L’episodio di Michele Lopez – racconta Stefano Salvatore, rappresentante dell’associazione – si sarebbe potuto verificare anche aumentando il numero di pattuglie sulle strade. Il vero problema è quello di capire come mai l’assassino, psicolabile e con precedenti penali, non sia stato messo sotto osservazione dai servizi sociali”.
“Forse- continua- occorre investire di più in questo settore e non immettere lo stato di polizia sulle strade”.
Intanto si arriva in piazza Madonnella e il corteo inbocca corso Sonnino. Qui Michele lo conoscevano davvero tutti. Molti di loro trattengono il respiro e si nascondono gli occhi dalle lacrime.


Tra un isolato e l’altro si incontrano i manifesti della famiglia che annunciano la morte di Michele. Don Vito Marzialiano, parroco di San Giuseppe, suona le campane e dagli altoparlanti riecheggia  “The Sound of silence” di Paul Simon. Il Sole batte proprio sulla saracinesca del pub Joy’s. La piazza si abbandona nel pianto e nel silenzio. “Nessuno muore mai per davvero perché vive nel cuore di chi resta” recita uno striscione attaccato dagli amici sulla saracinesca del pub. Il tempo delle parole è finito. I ragazzi salgono sulla scalinata della chiesa ed insieme applaudono Michele. I funerali inizieranno alle 15.30. Per alcuni l’ultimo saluto. Ma per la maggior parte il primo dei tanti ricordi. Ciao Michele.


 



 

sabato 4 Novembre 2006

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti