Cronaca

“Basta coi balordi. Le forze dell’ordine nei locali”

Antonio Scotti
Il Sindaco Michele Emiliano incontra i proprietari dei locali notturni. Tra le idee anche quella di far entrare nei pub poliziotti e carabinieri in borghese
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Prima proposta:  potenziare durante la notte la rete di sicurezza sulle strade attraverso una capillare presenza delle forze dell’ordine. Seconda proposta: costituire un nucleo interforze composto da polizia, carabinieri e guardia di finanza da far inserire anche in borghese all’interno dei locali.
Terza proposta: sfruttare la capacità attrattiva dei locali notturni per poter promuovere e sensibilizzare i ragazzi attorno ai temi della sicurezza e della convivenza pacifica all’interno della società.



Michele Emiliano ha le idee chiare. Ma il giorno dopo la cattura dell’assassino di Michele Lopez, l’incontro con i proprietari dei locali della movida barese ha toni accesi. I commercianti sono pronti a discutere. E denunciano con forza quanto avviene nelle strade di Bari già da molti anni. “Siamo costretti a sopportare le minacce anche di quanti ci estorcono panini  o bibite perché ci fanno capire che è giusto così”, raccontano i padroni dei locali di Bari vecchia.
Una situazione di precaria sicurezza, che si esaspera soprattutto durante le ore della tarda notte: ”Io – racconta un commerciante- prima di chiudere il locale prego i camerieri di aspettarmi per potercene andare tutti insieme”. “Ad un mio collega – racconta un altro – è successo di vedere delle persone che dopo aver cenato sono andate via gridando a squarcia gola: indulto, indulto”.



Emiliano incassa, e raccoglie nei suoi appunti quanto riferirà successivamente al prefetto Carlo Schilardi e al questore Franco Gratteri. Una cosa, però, ci tiene a precisarla: “La morte di un galantuomo come Michele Lopez non deve fare in modo che in noi prevalga solo un desiderio di rivalsa verso chi è stato già arrestato. Non è con un’ altra morte che si risolvono i problemi della città, ma affrontandoli, anche con durezza se occorre”.


Oltre agli interventi, per il sindaco c’è spazio per qualche mea culpa : “Devo ammettere  di non essermi mai accorto di quanto ruota attorno alla vita notturna della nostra città. In alcune zone si continua a spacciare droga e forse avremmo dovuto pensare già da prima di aumentare la presenza delle forze dell’ordine in città. Dobbiamo tutelare chi vuole divertirsi da chi, invece, vuole trascorrere la notte per il solo gusto di trasgredire  o, peggio, vuole dare fastidio a quanti lavorano nei locali”.


La proprietaria di un noto pub della città vecchia racconta al primo cittadino di Bari la brutta esperienza con le forze dell’ordine: “Una volta ho chiamato la polizia e mi hanno risposto che non avevano pattuglie nelle vicinanze. Poi ho chiamato i carabinieri, ma non ha risposto nessuno. Infine, tornando a casa, scopro che due o tre pattuglie si raccoglievano attorno ad un caffè per mangiare. Sindaco, siamo soli”.


Nel susseguirsi delle esperienze e dei suggerimenti, Emilano ha anche comunicato la disponibilità di alcuni sacerdoti della città a tenere aperte le chiese durante le ore notturne. Obiettivo: dialogare, incontrarsi e pregare insieme. 
Borbotii sono giunti dagli scranni dell’aula consiliare. I commercianti stavolta hanno paura. Il coro è unanime: “Mai più sangue nei nostri locali”.

venerdì 3 Novembre 2006

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