Cultura

A Bari piovono libri

Onofrio Schino
La gloriosa Biblioteca Nazionale ritorna più grande e più affascinante che mai nell'ex macello comunale
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La Biblioteca Nazionale di Bari trasloca, e lo fa nella maniera più veloce e verso la location più opportuna possibile, ovvero nella Cittadella della Cultura dove prima “risiedeva” il macello comunale di Bari.
Non più dunque la Biblioteca Nazionale nell’Ateneo barese, ma un polo culturale all’avanguardia, con le tecnologie migliori e la possibilità di una più facile consultazione degli archivi derivante da nuovi sistemi e mezzi che contribuiranno ad accorciare anche i tempi di consultazione.

L’inaugurazione della nuova Biblioteca e del nuovo Archivio di Stato (che sostituirà quello finora esistente in via Marin) si inquadra nella manifestazione “Ottobre, piovono libri dal cielo”, che si concluderà domenica 29 ottobre e che vedrà varie kermesse culturali, tra le quali anche spettacoli teatrali per la regia di Michele Placido.

“Si tratta di un’iniziativa importante – ha dichiarato Mauro Giancaspro, direttore generale della Biblioteca Nazionale di Napoli e Bari nonché dell’Archivio di Stato di Bari – per la cui riuscita è stato necessario l’apporto e la collaborazione di tutti, persone ed istituzioni. Il nostro scopo è quello di fare in modo che aumentino gli utenti del servizio e che anche i più piccoli siano attratti dalla lettura e possano pensare che questa è anche casa loro”; a questo proposito, infatti, sono stati adibiti spazi appositi per i bambini (presenti in gran numero alla cerimonia) e tutte le mattine, sino a domenica, saranno dedicati laboratori creativi di improvvisazione dal titolo “finiamo questa storia?”.

È stato inoltre richiesto al comune di Bari, nell’ambito di una più fattiva collaborazione tra le due istituzioni, anche un servizio di bus navetta che parta da Piazza Umberto e che possa agevolare gli utenti impossibilitati a raggiungere il nuovo polo culturale, sicuramente più periferico, ma dotato anche di spazi più idonei.
Molto attesa anche la Lectio Magistralis del Prof. Luciano Canfora (autore di uno splendido libro sulla mitica Biblioteca di Alessandria per i tipi della Sellerio). Quando si parla di biblioteche, ha detto fra l’altro l’insigne studioso,  bisognerebbe accomunarle a dei templi, a luoghi di culto in cui il silenzio è obbligatorio perché aiutano a sviluppare l’intelligenza e la capacità di pensiero; “in chiesa si fa silenzio – ha spiegato il professore – ed in biblioteca si deve mantenere un silenzio che definire religioso è riduttivo. La lettura ci aiuta a crescere mentalmente, i libri sono cibi a cui non possiamo in nessun modo rinunciare perché senza cibo non si vive e noi senza libri non possiamo vivere!”.

Dal punto di vista tecnologico, la Biblioteca si pone come una delle più avanzate a livello nazionale, potendo contare su meccanismi che provvedono ad evitare che i libri subiscano danni per il deperimento e su sistemi di catalogazione che agevolano la ricerca dei volumi di interesse.

Sebbene la pratica archivistica rientri nelle attività culturali e Bari vanti uno dei maggiori Archivi di Stato del Paese,  risulta comunque deficitaria e poco praticata rispetto ad altre discipline, anche a causa dello scarso interesse che la accompagna: ed è per questo che i responsabioi sperano di incentivare studiosi e studenti attraverso le innovazioni tecnologiche e logistiche apportate.

sabato 28 Ottobre 2006

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