Cultura

Kismet: l’Opificio riparte da Giardino Babele

Antonella Ardito
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Giardino Babele: è quello che vorremmo e quello che siamo, vivere in una natura incontaminata e invece costretti ad un fiume di parole, lingue e linguaggi che tra di loro si mischiano ma non si compenetrano.
Giardino Babele per Roberto Ricco “è la complessità nella quale viviamo ma senza avere paura delle differenze.”
Giardino Babele è il titolo di questa Stagione Teatrale 2006/2007 targata Kismet Opera, che vede nuove proposte e teatro d’innovazione andare di pari passo con la danza e le esperienze musicali, senza dimenticare il mondo delle Fiabe per ragazzi che in realtà parlano anche ai genitori,  portato sulla scena da Teresa Ludovico, già regista della coproduzione Kismet-Conservatorio-Fondazione Petruzzelli Il Principe Porcaro.

A tenere a battesimo la stagione è stata La Regina delle Nevi, la Fiaba di Andersen che la Ludovico ha portato in giro per Giappone e Grecia riscuotendo grande successo e che ieri e oggi in una nuovo allestimento verrà presentato in anteprima nella struttura di Via san Giorgio Martire, sospesa tra campagna abbandonata, rifiuti e centri commerciali.
Un avamposto classe ’89, nato grazie soprattutto all’apporto dei privati: Nicola Facchini, antico sostenitore della causa Kismet era con Roberto Ricco e Augusto Masiello a dare il via ieri nel Giardino dei tempi (un  pezzo di natura e di oriente in città) alla stagione del teatro, con i rappresentanti degli enti locali. Un  segno tangibile dell’interazione tra pubblico e privato che supplisce alla mancanza di fondi per la cultura: il Kismet ha rinnovato la convenzione con il Comune (lo ha confermato l’assessore Laforgia) e potrà così portare avanti i  progetti nel carcere minorile Fornelli e mettere già in programma degli eventi per il Dicembre a Bari (se si riuscirà a farlo).

Al di là dei pochi soldi c’è la volontà di dare un’alternativa alla fruizione classica della cultura che non siano solo cinema e musica dalle poltrone rosse e blu: le parole di Vittorino Curci, poeta e assessore alla cultura della provincia di Bari, sono la giusta summa di questo concetto “Il Kismet è felice destino e la cultura è un enzima della positività.”

Tornando a Giardino Babele le punte di diamante del cartellone sono i tre spettacoli dedicati ad Annibale Ruccello, compianto drammaturgo napoletano scomparso prematuramente, il ritorno di Latella a Bari con uno Studio su Medea che promette di far rivivere le stesse intense emozioni che due anni fa lo vide protagonista al Kismet con una Trilogia su Pasolini, a sua volta soggetto di ‘Na Specie de cadavere lunghissimo, di Fabrizio Gifuni.
E ancora tre spettacoli in collaborazione con la stagione del Piccinni, sette spettacoli di danza, il Festival Urticanti, il Controfestival e le selezioni per il Sziget Sound Festival, la rassegna Eroi Capovolti dedicata al vuoto buio e profondo dei Reality televisivi e la grande attenzione al Teatro ragazzi con performance e laboratori.

I prezzi di biglietti e abbonamenti sono invariati rispetto all’anno passato, anche per gli studenti universitari, nonostante la convenzione con l’Università non sia stata rinnovata. Nella sezione Teatro di www.barilive.it ogni settimana ci sarà uno spazio Kismet con la presentazione dello spettacolo in programma, con i costi dei biglietti e gli orari delle rappresentazioni.

domenica 8 Ottobre 2006

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