Politica

Presentata a Bari l’iniziativa antiracket Maggio della legalità

La Redazione
Il vice presidente nazionale della Federazione Antiracket: "Il ruolo degli operatori dell'informazione è determinante per sconfiggere le illegalità"
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E’ stato presentato nell’aula consiliare del Palazzo della Provincia di Bari il ciclo di iniziative denominato Maggio della legalità in programma a Terlizzi dal 4 al 30 maggio prossimi. L’evento è stato organizzato dall’ufficio di vice presidenza della Federazione nazionale antiracket, dall’associazione provinciale antiracket e dall’assessorato alla legalità del Comune di Terlizzi.

Alla conferenza stampa, presenziata dal presidente del consiglio provinciale, Marco Sportelli, erano presenti, tra gli altri, Renato De Scisciolo, vice presidente nazionale della Federazione italiana antiracket, Elvira Zaccagnino, della casa editrice La Meridiana, il sindaco del comune barese che ospiterà il ciclo di iniziative, Vincenzo Di Tria, e Roberto Covolo, assessore alla legalità del Comune di Terlizzi.

"Oggi – ha dichiarato De Scisciolo – presentiamo la prima edizione del Maggio della Legalità, manifestazione itinerante che è nostra volontà proporre ogni anno in un Comune diverso. Il racket e l’usura sono mali silenziosi che logorano gli individui, se ne cibano dall’interno, fino a distruggerli. Per sconfiggerli è necessario l’impegno comune di tutti. Ed è importante, direi determinante, il supporto che voi operatori dell’informazione potete garantire per far conoscere a tutti le iniziative che promuoviamo".

In programma la presentazione del ricco calendario di iniziative promosse. C’è stato spazio anche per le lusinghe nei confronti della nuova norma regionale antiracket. "Tra le manifestazioni del Maggio della Legalità – continua De Scicolo – c’è anche un convegno che riguarda la legge regionale antiracket approvata di recente dalla Regione Puglia. Si tratta di una legge all’avanguardia perché considera vittime anche le famiglie, quelle che sono costrette a far ricorso agli usurai per far quadrare i conti, per pagare i medici".

Infine, una considerazione tanto triste quanto realistica. "La Puglia – conclude – è tra le regioni italiane più colpite da questo fenomeno. Certo, direte voi, con le manifestazioni pubbliche non si risolve il problema. E’ vero, ma queste manifestazioni servono per fare arrivare alla gente, a tutta la gente, un messaggio chiaro: non si è soli. Esistono le istituzioni, esistono gli organismi che possono fare da anello di congiunzione. Esistono le regole e ci sono gli strumenti per farle rispettare".

venerdì 28 Aprile 2006

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