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Premio Biol: le giornate baresi per l’olio di qualità

La Redazione
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Sbarca a Bari l’XI Premio Biol – Città di Andria, l’unico concorso internazionale riservato ai migliori extravergini biologici, che ha esaurito lo scorso fine settimana la sua tranche di programma andriese. La manifestazione (www.premiobiol.it) organizzata dalla Camera di Commercio di Bari con il supporto tecnico del CiBi e il sostegno del Comune di Andria, avrà da oggi epicentro presso la  Camera di Commercio, dove gli oli saranno esposti sino al 29 aprile, ad accompagnare convegni e forum in cui si alterneranno esperti e autorità nazionali e internazionali.

I primi due incontri sono in programma giovedì 27. Si partirà alle 10, in Sala del Consiglio, sul tema "La responsabilità sociale in agricoltura biologica". Oltre a produrre cibi sani e genuini, infatti, l’agricoltura bio svolge anche un importante ruolo sociale legato alla sopravvivenza di piccole economie agricole locali. Per questo IFOAM (la federazione mondiale dell’agricoltura biologica) ha definito obiettivi specifici e standard di responsabilità sociale per ad assicurare a tutti gli uomini coinvolti nella filiera del biologico idonee condizioni di vita. Dunque, non solo evitare condizioni di lavoro disumane o legate allo sfruttamento di manodopera minorile o di emigranti non regolari, ma anche assicurare un prezzo equo e giusto ai produttori diretti. Il convegno ha lo scopo di verificare i diversi percorsi attuati per dare  sostanza a questi obiettivi, e in particolare quelli realizzati dal sistema del commercio equo e solidale (FairTrade) a favore dei paesi poveri del Sud del mondo. In questo contesto gli schemi di certificazione offrono uno strumento per facilitare le scelte dei consumatori verso quei prodotti e quelle strutture che meglio rispondono ai requisiti di giustizia definiti in contesti normativi internazionali.

Introdurrà i lavori l’assessore regionale al Mediterraneo, Silvia Godelli.
Quindi gli interventi: Guy Rilov, IFOAM: I principi fondamentali in agricoltura biologica; Karen Obergh, AgriBioMediterraneo: Gli standard sociali di IFOAM e il Codice Etico del commercio in agricoltura; Luca Valli, CISE/Network Lavoro Etico: Il network per l’agricoltura etica; Fabio Piccioli, AgriBioMediterraneo: La certificazione partecipativa; Lucio Cavazzoni, presidente CONAPI: Cooperare e produrre biologicamente: lo sviluppo di una nuova qualità sociale; Michela Coli, ICEA: Internal Control System; Franco Ciappelli, Coop Italia: La certificazione SA8000 per i prodotti Coop; Indira Franco, TransFair Italia: Il sistema del Fairtrade per il sud del mondo; Vincenzo Lacorte, CGIL: La responsabilità sociale per i lavoratori dell’agro-industria; Giuseppe Brillante, Coldiretti Puglia: La responsabilità sociale per i produttori agricoli; Michele Maccari, AIAB Emilia Romagna: Il tavolo Bio&Equo; Alessandro Pulga, direttore ICEA: La certificazione biologica e quella etica.

Il secondo convegno è alle 15,30 nella Sala Convegni, su "Agricoltura biologica, sviluppo rurale e PSR: il caso Puglia". Il 2006 è un anno cruciale per la programmazione nell’uso dei fondi comunitari per l’agricoltura biologica. In particolare in Puglia, dove – a differenza di tutte le altre regioni italiane – non sono ancora stati utilizzati i finanziamenti della vecchia programmazione. E già si pone la necessità di pensare alla nuova, per garantire uno sviluppo integrato dell’agricoltura, favorendo sia il suo ruolo nella difesa del territorio e del patrimonio ambientale sia la diversificazione delle attività agricole verso comparti non alimentari, come quelli legati all’agriturismo e all’ospitalità rurale. Del PSR (Piano di sviluppo rurale) e anche del ruolo che rivestirà l’olivicoltura biologica, si discuterà con l’assistenza della Facoltà di Agraria dell’Università di Bari.
La prima parte dei lavori verterà sull’analisi. Interverranno: Andrea Ferrante, presidente AIAB: La nuova PAC e il biologico; Vincenzo Fucilli, Università di Bari: La programmazione FEASR 2007-2013; Patrizia Pugliese, IAM-Bari: L’andamento dell’agricoltura biologica in Puglia; Bernardo De Gennaro, presidente AIAB Puglia: Punti di forza e punti di debolezza dello sviluppo del biologico in Puglia. Spazio poi al forum sul progetto, con Nino Paparella, presidente CIBI; Filippo Tandoi, olivicoltore bio; Cosimo Lacirignola, IAMB; Domenico Ragno, assessorato all’Agricoltura Regione Puglia; Nicola Ruggiero, presidente UNAPROL; Franco Caruso, presidente CIA Bari; Giovanni Terrenzio, presidente Consorzio BioGargano. Conclusioni di Enzo Russo, assessore regionale all’Agricoltura. Coordina il giornalista Roberto De Petro.

Venerdì 28 toccherà poi al Forum "BiolFish e Oro dei Parchi: per un Parco biologico del Mediterraneo": un evento, curato dall’Osservatorio Internazionale per l’Olivicoltura Biologica, che di fatto segna una nuova linea di sviluppo del Biol incentrata sull’acquacoltura bio; a seguire, dalle 17 alle 21 in Piazza Ferrarese, stand espositivi "L’Oro dei Parchi".

Gli atti dei convegni e del forum saranno presto su www.premiobiol.it.

Chiusura sabato 29 aprile, alle 10 sempre in Camera di Commercio, con la proclamazione dei vincitori e la consegna dei premi.

La parte del programma andriese ha invece visto da giovedì a sabato scorsi i lavori della giuria internazionale nella Sala Panel Oliveti d’Italia – i risultati sono ora in fase di elaborazione – accompagnati da una serie di eventi: l’esposizione degli oli in gara a Palazzo di Città, speciali televisivi, la nascita della giuria BiolKids con i ragazzi delle elementari andriesi a lavorare fianco a fianco con gli esperti, una cena Biol-Slow Food, il workshop tecnico "Qualità e rintracciabilità nella filiera dell’olio di oliva biologico", gli incontri Biol Business to Business riservati agli operatori.

Per quanto riguarda il concorso, anche quest’anno ha stabilito un nuovo record di partecipanti: oltre 250. In costante aumento la schiera degli oli provenienti dall’estero. Ben 13 i Paesi rappresentati: Albania, Arabia, Argentina, Australia, Cile, Croazia, Grecia, Israele, Nuova Zelanda, Perù, Portogallo, Spagna, Turchia e Usa. In ballo vari riconoscimenti: il Premio Biol, rivolto al migliore olio extravergine biologico imbottigliato all’origine e pronto per la commercializzazione; il Biolpack, per il miglior packaging, ossia il confezionamento di prodotto con il migliore design e la più esauriente etichettatura (assegnato da una specifica giuria formata da esperti in comunicazione, in etichettatura e da consumatori); il Biolblended, premio per il miglior blended, cioè il prodotto finito (e quindi imbottigliato) commercializzato con marchi non del produttore, ma che abbia comunque origine e qualità certa. Più vari riconoscimenti territoriali, incluso il BiolKids.

Il Premio Biol si tiene con il patrocinio di Ifoam, Coi, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Regione Puglia e Provincia di Bari, e la collaborazione di vari organismi di settore come Aiab Puglia, ICEA – Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale, ACU, Consorzio Puglia Natura, la Fiera spagnola Ecoliva.

mercoledì 26 Aprile 2006

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