Cronaca

Punta Perotti: l’orizzonte si rischiara

Danilo Calabrese
Domani cadrà l'ultimo brandello di illegalità. Per il "palazzo Quistelli" le ruspe faranno giustizia in 20 giorni
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Punta Perotti atto II. Le sirene di avvertimento, questa volta, hanno funzionato e davvero bene. "Abbiamo deciso – avverte la dott.ssa Romano della Polizia di Stato – di posizionare dei segnali acustici anche in questa area in modo tale da lasciarvi tranquilli". Tutti ricordano ciò che è accaduto il 2 aprile scorso, quando il primo blocco dell’ecomostro si ripiegò su se stesso, cogliendo tutti, o quasi, di sorpresa.  

Alle 10.30 in punto il boato. In realtà, l’effetto visivo anticipa quello assordante del sonoro. Due soli secondi e un gran polverone. Sono stati abbattuti la parte rimanente del modulo B, demolito tre domeniche fa, e due dei tre fabbricati del modulo A. "Tutto – ha dichiarato il dott. Zappa, responsabile marketing della General Smontaggi – è andato per il meglio. L’esecuzione è riuscita perfettamente".

Le due esplosioni non sono avvenute nello stesso istante per motivi di sicurezza, ma nessuno se ne è accorto. Frazioni di secondo assolutamente impercettibili. I crolli in direzioni opposte dei due edifici, volutamente impresse dall’azienda novarese, hanno dato indubbiamente un tocco di spettacolarità maggiore rispetto alla demolizione precedente. Scoppiano gli applausi scroscianti della folla, raccolta aldilà delle transenne di protezione che separano il parcheggio di Pane e pomodoro e la spiaggia.

Immediatamente il pubblico, in numero inferiore rispetto alla prima implosione, invade festante l’area riservata alla stampa, sventolando bandiere di ogni tipo. Il problema polveri, ventilato qualche giorno fa, non c’è stato. L’aveva assicurato l’amministrazione comunale, che intorno alle 9.00 ha dovuto fronteggiare un’altra gatta da pelare. L’emittente televisiva di Telenorba diffonde la notizia della presenza di alcune macchie chiare nelle acque della spiaggia cittadina, ponendo il dubbio che quelle chiazze provenissero dal cantiere di Punta Perotti e che perciò fossero nocive.

"Abbiamo chiesto – chiarisce il sindaco di Bari, Michele Emiliano – alla Guardia Costiera di effettuare dei controlli subito dopo il vostro allarme. Vorrei rassicurare tutti dicendo che si tratta solo di un effetto ottico, probabilmente amplificato dalla telecamera". Nessun pericolo, dunque. "Non avrei mai – continua Emiliano – come sindaco di questa città messo a repentaglio la sicurezza di nessuno. Io sono responsabile della vita di 320.000 baresi e, se l’abbattimento di Punta Perotti avesse messo a rischio la vita anche solo di una persona, non avrei proceduto in alcun modo".
A domani l’ultimo atto.         

domenica 23 Aprile 2006

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