Cronaca

Al Cpt una veglia di speranza

Danilo Calabrese
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La prima iniziativa cittadina, svoltasi al presidio no Cpt, ha ospitato quaranta persone raccolte in preghiera. Ieri sera intorno alle 20.30 c’è stato un incontro tra diverse religioni per la conclusione del congresso nazionale di Pax Christi nello stesso luogo in cui da una settimana c’è un presidio di protesta contro l’apertura del centro di permanenza temporanea.

Rappresentanti delle confessioni religiose cattoliche, musulmane e indù hanno formato un grande cerchio umano proprio di fronte ai cancelli della struttura di Bari San Paolo e, armati di microfono, a turno hanno pregato.

Al termine del momento spirituale, durato circa mezz’ora, alcuni dei partecipanti hanno espresso solidarietà nei confronti del comitato "Presidio no Cpt" e non hanno risparmiato critiche nei confronti del "mostro" di cemento. Intanto la protesta continua ed è giunta al settimo giorno. Il numero dei manifestanti sta aumentando, sino a raggiungere quota ottanta nel pomeriggio di ieri.

Prima del momento spirituale, i ragazzi hanno aggiunto dei pannelli mancanti alla casetta, "edificata" qualche giorno fa dai Rom, per fornire ai presenti maggior riparo dal freddo e dal vento. Il tutto si è svolto sotto gli occhi degli agenti della Digos, che hanno avvertito i presidianti di non proseguire l’opera, di fatto in quel momento priva di autorizzazione.

In realtà, la questione della baracca si protrae da giorni senza una soluzione. Inizialmente si era parlato di uno spostamento "necessario" per mantenere libera la carreggiata. Le trattative avevano portato ad un compromesso: si poteva mantenere una struttura simile, ma mobile, all’inizio della strada che porta al Cpt.

Però, la pericolosità dell’esposizione del presidio a ridosso della curva che collega il Cpt  con la strada dell’aeroporto di Bari Palese, ha spinto due giorni dopo le parti verso la decisione di posizionare la costruzione a metà della carreggiata. I diversi rinvii giornalieri per la concessione dell’autorizzazione, promessa dal Sindaco, a mantenere in piedi la baracca hanno invece portato i presidianti ad inchiodare qualche pezzo a quella esistente, senza perdere altro tempo.

Nello stesso tempo, le autorità hanno promesso la firma del permesso amministrativo entro la giornata di oggi. In attesa dell’accordo definitivo, le iniziative proseguono e per i prossimi giorni si pensa ad un’assemblea cittadina.

venerdì 9 Dicembre 2005

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