La squadra mobile di Bari ha eseguito ieri mattina 17 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di presunti appartenenti ai clan Rafaschieri-Di Cosimo e Rasaschieri, del quartiere Madonnella, accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti.
Un nuovo modo di spacciare droga, proveniente in massima parte dall’Albania, ma anche da Lombardia, Piemonte e Campania, che si rifà ad un nuovo modo di assumere: i tossicomani che il clan riforniva sono stati definiti poliassuntori, cioè soggetti che variano di volta in volta il tipo di droga da assumere.
E sulla scia di questo adattamento dei consumi della clientela, il clan criminale dei Rafaschieri-Di Cosimo del quartiere Madonnella di Bari offriva, specie al minuto, stupefacenti di ogni tipo: cocaina, eroina, ecstasy e hashish.
Grande cura anche nel taglio, operato con paracetamolo e caffeina, sostanze fuori da ogni sopetto che il clan si procurava grazie a medici compiacenti che però non sonostati iscritti nel registro degli indagati data la legalità delle sostanze.
Nell’operazione sono stati sequestrati 15 chilogrammi di stupefacenti tra eroina, cocaina e hashish.
Delle 17 ordinanze, una riguarda un cittadino albanese gia’ espulso tempo fa e tre sono ai domiciliari e riguardano le donne, attente custodi degli ingenti quantitativi di droga smerciati non solo al Madonella ma in tutta Bari, demandando ai capi mafiosi dei vari quartier l’organizzazione in proprio dello spaccio.
A otto persone, i provvedimenti sono stati notificati in carcere dove erano gia’ rinchiuse per altri reati. Tra questi ultimi figura anche Emanuele Rasaschieri gia’ in carcere per l’omicidio Schingaro avvenuto un anno fà nel quartiere Madonnella. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Bari, Michele Parisi, su richiesta della DDA.
C’è da chiedersi adesso dove si sposterà il flusso dei tossicomani alla ricerca di dosi e cosa questi arresti comporteranno nella lotta tra i clan per la suddivisione del mercato della droga a Bari.