Non sembra placarsi l’eco delle polemiche sulle assunzioni all’Acquedotto pugliese.
Dopo le interrogazioni urgenti al presidente della Regione da parte dei consiglieri regionali Giacomo Olivieri (gruppo Misto) e Tommy Attanasio (Alleanza nazionale) in merito ad una serie di assunzioni che l’ente avrebbe svolto a fine luglio e che riguarderebbero anche nomi eccellenti, è arrivata la risposta da parte del governatore Nichi Vendola.
Pur non parlando precisamente del caso Aqp, il Presidente della regione, insieme all’assessore Saponaro, ha inviato una lettera agli amministratori delle società partecipate nella quale si è chiesto di illustrare le procedure per la selezione del personale dipendente e dei collaboratori.
Sempre nella lettera Vendola chiede se siano “regolamentate le richieste di assunzione o di collaborazione da parte dei vari reparti aziendali e se le stesse contengono la descrizione delle competenze, della formazione e delle abilità richieste, se vi sono registrazioni scritte dell’analisi del potenziale dei lavoratori in servizio e della valutazione delle prestazioni lavorative” .
In conclusione il governatore regionale ha rammentato che fermo restando l’autonomia gestionale degli enti, “la buona strutturazione delle procedure per la gestione delle risorse umane risulta imprescindibile sia nelle aziende private che in quelle pubbliche per l’efficienza e l’efficacia dell’azione organizzativa”.
Una risposta non è ancora arrivata, ma di sicuro c’è che per l’Acquedotto si è innalzato un polverone di polemiche che non sembra sia destinato a diradarsi presto.