Calcio

A Bari negati gli europei di calcio

Antonio Scotti
Lo stadio "San Nicola" escluso tra gli otto che forse ospiteranno l'evento
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I campionati di calcio europei del 2012, sulla cui organizzazione pare che l’Italia abbia ottime chance per poter vedere la propria candidatura andare in porto, rischia di non considerare Bari tra le città che saranno sede dell’evento.
Infatti, il Coni ha  escluso il “San Nicola” di Bari dagli otto stadi che sono stati prescelti ad ospitare i campionati di calcio. Se quindici anni fa l’impianto realizzato dall’architetto Renzo Piano veniva considerato come esempio magistrale di edilizia applicata alle esigenze dello sport, oggi, in base alle nuove normative sulle costruzioni, l’impianto pare essere obsoleto in termini di sicurezza e servizi e non in grado, pertanto,  di ospitare eventi di carattere internazionale come gli europei di calcio.
Oltre alle normative sulla sicurezza, gli altri criteri presi in considerazione dal Coni sono stati la densità della popolazione residente e i meriti calcistici della squadra di calcio del luogo.
 I dirigenti del Comitato olimpico italiano, così come gli amministratori della città, non escludono un ripescaggio del capoluogo pugliese in caso di defezione da parte di altre città. Ciò, a patto di accelerare i lavori di ristrutturazione e adeguamento alle attuali norme edili. I tempi sono stretti e l’uscita della città di Bari rappresenterebbe di certo un duro colpo all’immagine del calcio pugliese, nonché della regione in generale. Questa ne uscirebbe penalizzata oltre che per l’immagine, anche per la mancata possibilità mettere a frutto i risvolti economici dell’evento, come ad esempio ospitare i tifosi provenienti dalle altre nazioni.
E’ il caso di dire che le notti magiche di Italia ’90, e la finale di terzo- quarto posto tra Italia e Inghilterra disputata al “San Nicola”, sono ormai lontani e nostalgici ricordi.

sabato 16 Luglio 2005

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