Forse rischia di essere un nuovo caso “parentopoli” nella città di Bari. Questa volta non ci sono ospedali o atenei di mezzo, ma l’Acquedotto Pugliese.
Nella giornata di ieri Giacomo Olivieri, consigliere regionale del Gruppo Misto, ha inviato una interrogazione urgente al Presidente della Regione Nichi Vendola in merito ad una serie di assunzioni che proprio l’Aqp avrebbe realizzato nel mese di luglio e su cui sono stati chiesti ulteriori chiarimenti.
Olivieri all’interno della sua lettera sostiene che essendo “l’AQP una società a totale capitale pubblico, deve procedere, così come per gli appalti, anche per l’assunzione del personale, a selezioni pubbliche, così come spesso sancito da sentenze dei vari organi giurisdizionali”.
Le assunzioni a cui il consigliere regionale Olivieri fa riferimento nella sua lettera sono ascrivibili ai dati a sua conoscenza secondo i quali “in data 1/07/2005 sono state assunte ben 29 unità, con qualifiche varie, dal 2° al 7° livello, a tempo determinato per un anno. Analogamente, in data 4/07/2005 sono state assunte altre 2 unità, un dirigente ed un 2° livello, a tempo determinato per un anno".
Infine, sempre all’interno della stessa missiva, a Giacomo Olivieri risulta che, "nei mesi scorsi, analoghe assunzioni con contratto a tempo determinato sono state trasformate a tempo indeterminato senza selezione pubblica”.
Tommy Attanassio, consigliere regionale di An, ha chiesto al neo presidente in carica dell’Aqp Riccardo Petrella, “gli atti per conoscere i nominativi, le mansioni, le qualifiche, le retribuzioni ed il periodo di assunzione, nonché i criteri di selezione, dei dipendenti assunti negli ultimi trenta giorni”.
"Questo atto – commenta Attanasio – si è reso necessario per fare, una volta per tutte, chiarezza sulle tante voci che si inseguono da alcuni giorni nella città di Bari e per fugare ogni eventuale dubbio sulla vicenda”.
Al momento non ci sono repliche da parte del presidente Riccardo Petrella. Ieri, intanto, si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione dell’Aqp che si è dovuto aggiornare a martedì 19 luglio per decidere in merito al caso delle deleghe.
Assegnati, nel contempo, gli appalti dei lavori per il completamento della rete fognante di ventuno comuni pugliesi.