Lei muore e lui si uccide lanciandosi dal balcone del loro appartamento al terzo piano di un palazzo in Via Fortunato, al quartiere San Pasquale. E’ successo nella notte scorsa a due anziani coniugi baresi. La donna, Gianna D’Andrea, 69 anni, era stata investita mesi fa da un pullmino nei pressi della Chiesa di San Marcello e aveva riportato gravi danni cerebrali e in particolare una paresi che l’aveva costretta a letto. In base alle prime indagini, la donna sarebbe morta nel suo letto l’altroieri 1 giugno e lui, Giambattista Laterza, 74 anni, in preda alla disperazione avrebbe compiuto il folle gesto. Ad avvisare i carabinieri sono stati i vicini, che hanno trovato il corpo dell’anziano signore quando ormai era già morto.
Un’ipotesi inquietante, che per ora non trova conferme nelle indagini, ma che i Carabinieri intendono verificare meglio, è quella dell’omicidio-suicidio: l’uomo, impietosito dalle gravi condizioni della moglie, le avrebbe tolto la vita per poi uccidersi egli stesso. Nessun segno di violenza però è stato riscontrato sul corpo della donna: toccherà al magistrato inquirente decidere se disporre o meno l’eutanasia.
Nell’abitazione è stata ritrovata una lettera di addio al figlio, firmata da entrambi i coniugi, in cui chiedono scusa al figlio "per il gesto che hanno compiuto e per il fastidio che gli hanno procurato": parole terribili, che fanno pensare proprio all’ipotesi dell’omicidio-suicidio.