Ore 20,30: dopo le polemiche dei giorni scorsi tra gli studenti e l’amministrazione dell’ateneo barese sulla questine dell’aumento delle tasse di iscrizione all’Università , oggi pomeriggio è stato raggiunto un accordo. La commissione tasse infatti si è riunita e ha deciso che i termini per il pagamento della prima rata saranno spostati dalla fine di maggio al 30 giugno. Per tutti coloro che sono risultati "non dichiaranti" c’è tempo fino al 7 giugno per completare e correggere la dichiarazione. I problemi principali sono sorti infatti perchè lo scorso luglio il Consiglio di amministrazione ha varato una nuova regolamentazione: la quota agevolata è passata da 33.700 a 70 mila euro e questo ha prodotto una situazione di incompresione in cui coloro che non avevano scritto la condizione economica normalizzata al momento dell’iscrizione (perché convinti di aver superato la quota reddituale massima, fissata precedentemente intorno a 33.000 euro) si sono ritrovati di fonte a dei bollettini con importi davvero onersoi. A questo si aggiunge che per recuperare un accumulo di inflazione, l’Ateneo barese ha dovuto per forza di cose iniziare a recuperare questo ritardo aumentando di per sé gli introiti.
Le associazioni studentesche, in particolar modo l’Udu, promettono di mantenere alta la guardia e hanno deciso di non fermarsi alla conquista di oggi dell’azzeramento della mora fino al 30 giugno, ma considerano questa come una semplice tappa verso la ridefinizione complessiva dei criteri di tassazione. La strada, in questo senso, sembra assai ardua.
L’intero regolamento intanto sarà rivisto il 14 gugno in sede di consiglio di amministrazione: la commissione tasse presenterà delle proposte di revisione che, se accettate, andranno a modificare il sistema di tassazione per il prossimo anno accademico.