Le tasse universitarie sono aumentate del 30%. Lo hanno constatato in questi giorni gli studenti dell’Ateneo barese che si sono visti recapitare dei bollettini decisamente più salati rispetto agli anni precedenti. E’ stata infatti applicata la normativa varata nel luglio scorso in sede di consiglio di amministrazione. La macchina burocratica appena messa in moto però ha già registato qualche errore, probablimente duvoto alla circostanza che non tutti gli studenti erano a conoscenza delle novità. Il tetto massimo è stato infatti spostato da 34 mila a 70 mila euro. Quindi negli anni precedenti succedeva che chi superava il tetto massimo non dichiarava affatto il proprio patrimonio ma si limitava a pagare la tariffa più alta. E’ successo quindi che tutti coloro che non erano a conoscenza delle novità sono risultati "non dichiaranti": la tassa per loro è passata da 423 a 723 euro. Gli studenti in questa condizione, che in questi giorni hanno chiesto di poter risolvere la situazione, sono risultati più di 8000. Per loro, stando a quanto hanno deciso oggi (20 maggio) il rettore Giovanni Girone e il direttore amministrativo Giorgio De Santis in riunione con i rappresentanti degli studenti, ci sarà tempo fino a 7 giugno per ritirare l’apposito modulo e correggere la propria dichiarazione. Per loro la data ultima per completare l’iscrizione è il 30 giugno. Per tutti gli altri, nonostante le richieste degli studenti, i tempi rimangono invariati. Salvo cambiamenti dell’ultimo momento: il 25 maggio la commissione tecnica di valutazione delle tasse si riunirà per analizzare i primi dati sull’applicazione della prima parte della nuova normativa.
Lunedì gli studenti si riuniranno in assemblea per discutere la situazione e organizzare le forme della protesta.