Cultura

Intervista a Luis Bacalov

La Redazione
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Le apine operose di BariLive.it sono riuscite ad ottenere una intervista con Luis Bacalov, compositore ed esecutore della “Misa Tango”, concerto dalle atmosfere latine che aprirà il XXIV Congresso Eucaristico Nazionale, in programma a Bari dal 21 al 29 maggio.

Alcuni brevi cenni su Luis Bacalov e la “Misa Tango”.

Nata nel 1997 ed eseguita per la prima volta dall’orchestra e dal coro di Santa Cecilia, “Misa tango” a Bari sarà interpretata dall’Orchestra Sinfonica della Provincia e dal Coro Arcopu (Associazione Regionale dei Cori Pugliesi), diretti dallo stesso Luis Bacalov

La scelta di eseguire l’opera composta dal premio oscar per le musiche del film “Il postino” non è casuale. Bacalov, ad esempio, non usa il latino, ma nel rispetto delle disposizioni stabilite durante il Concilio Vaticano II, adotta lo spagnolo. La scelta della lingua parlata nasce, ha sottolineato Bacalov “dalla volontà di allargare la partecipazione a persone che non abbiano necessariamente le stesse credenze, sottolineando gli aspetti del Dio della Messa che sono comuni a Cristiani, Ebrei e Mussulmani”.

Nel titolo della composizione – “Misa Tango”- c’è l’idea che il tango non è solo un ritmo di danza, ma anche una filosofia di vita. Perfino lo strumento tipico del tango, il bandoneòn, costruito da un emigrante tedesco, contribuisce a rendere particolarmente espressiva e “contemporanea” questa pagina musicale.

Mancano pochi giorni all’inizio del congresso eucaristico, Luis Bacalov è già alle prese con le prove del concerto che aprirà ufficialmente quello che si annuncia come un grande momento per tutto il mondo cattolico e non.
Esiste ancora un connubio musica-sacralità?
“Certo che esiste, moli compositori contemporanei concepiscono la musica come un strumento per vivere la fede, ma sin dalla preistoria l’uomo ha sentito la necessità di esprimere la propria fede attraverso la musica. Il legame tra le fede e la sacralità è talmente forte che supera ogni credo”.
Ma lei è credente?

“Preferisco non rispondere. La questione è molto complessa. La fede, la vita spirituale appartengono alla mia parte più intima”.
“Misa tango” ha sonorità sudamericane ed è cantata in spagnolo. L’ha stupita la scelta degli organizzatori di eseguirla per un evento cristiano – italiano?

“Si, sono stato sorpreso, per vari motivi. Innanzitutto perché è una messa ‘non completa’, nel senso che non è una messa di rito cattolico cantata, semplicemente perché la ‘mia messa’ è una composizione valida per tutte le religioni monoteiste”.
Come e quando nasce questa composizione?
“Misa Tango nasce dalla mia volontà di superare le diversità e creare una messa valida per tutte le confessioni. Doveva essere una messa unica”.
Una messa “ecumenica”, come direbbero i curiali.
“Esattamente. Io provengo da una famiglia di origini ebree, ma mio padre era un socialista fortemente contrario alla Chiesa. Mia nonna, invece, era una devota. Lei, di nascosto, mi ha impartito una educazione ebraica. Non so se mio padre non se ne sia mai accorto…”
E poi?

“Ho conosciuto l’attuale Vescovo di Chieti, Mons Forti, gli ho parlato della mia idea, ne abbiamo discusso a lungo. Lui non ha mai cercato di convertirmi al cristianesimo: era semplicemente affascinato e colpito dalla capacità di essere trasversale, rispetto alle singole religioni, della mia “Misa Tango”. E’ nata così una bella storia di amicizia”.
Lei  vive in Italia da molti, trova che alla musica proprio come elemento capace di trovare l’equilibrio tra le diversità sia riservato il giusto spazio?
“In Italia soprattutto i giovani non sono educati benissimo alla musica nella fase adolescenziale. Una buona preparazione musicale viene impartita nei Conservatori statali, con tante realtà diverse: alcune eccellenti altre meno. La mia esperienza di insegnamento è molto limitata, ma spesso discuto con miei illustri colleghi e con loro arrivo alla conclusione che l’attuale sistema di diffusione della conoscenza musicale andrebbe migliorato. La musica fa parte della cultura del proprio Paese”.  

giovedì 19 Maggio 2005

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