Dopo quasi 13 anni di detenzione in carcere è tornato in libertà Savino Parisi, considerato dalla Dda del capoluogo pugliese uno dei boss dei clan emergenti a Bari. A Parisi, finora detenuto nel carcere di Novara, è stato imposto il solo obbligo di soggiorno.
La scarcerazione è avvenuta dopo che la sesta sezione penale della Cassazione il 28 aprile scorso ha annullato senza rinvio, per motivi procedurali, l’ordinanza di custodia cautelare che teneva in carcere Parisi, accusato di aver capeggiato l’associazione criminale di spacciatori che gestiva e monopolizzava lo spaccio di ingenti quantitativi di stupefacenti nel rione Japigia. Savino Parisi, conosciuto come Savinuccio, fino allo scorso febbraio ha scontato in carcere la condanna di reclusione per 14 anni inflittagli dal gup del tribunale di Bari, Concetta Russi, dopo che il presunto boss fu arrestato dalla polizia il 7 settembre 1992, su richiesta del pm inquirente del tribunale di Bari Carlo Curione.
Durante il periodo di detenzione Parisi ha goduto di riduzione del periodo di carcerazione per il corretto comportamento tenuto in carcere: 45 giorni ogni sei mesi di reclusione.