«Un San Nicola diverso quest’anno. Senza il calore degli abbracci e delle fiaccole che all’alba arrivano ad illuminare questa piazza».
Le parole del sindaco Decaro in vista del 6 dicembre in un video pubblicato su Facebook.
«Purtroppo – afferma il sindaco di Bari – per evitare rischi nelle giornate di festa, le celebrazioni religiose saranno a porte chiuse e sarà vietato ritrovarsi tutti insieme nelle piazze del centro storico. Dobbiamo resistere e rispettare le restrizioni per superare presto questa situazione».
Dunque il giorno di San Nicola e pure dell'Immacolata solo messe online perché lo ha deciso Decaro, non si sa ancora su quali basi giuridiche o epidemiologiche. Una offesa alla responsabilità e all'autoregolamentazione dei cristiani.
Lacrime di coccodrillo, espedienti comunicativi. È tutta opera sua e non ci ha spiegato ancora perché.
Decaro vieta la Messa di San Nicola e dunque potrebbe vietare in futuro anche altre Messe (come quella di Natale o di Pasqua) o altre manifestazioni religiose. Con la semplice motivazione dell'assembramento. Strano che nessuno, neppure il Vescovo, abbia nulla da obiettare.
Il lockdown di Decaro nelle festività religiose? È un fallimento sociale, vuol dire che non siamo più una comunità, né religiosa né sociale. Siamo dei singoli seduti su un divano che guardano uno schermo.
Quindi Decaro ha decretato la sua zona rossa intorno alla Basilica. Siamo un Comune dittatoriale che pare in stato di guerra, con coprifuoco e divieti di transito senza senso.