Spettacolo

Serata di stelle al Petruzzelli per il Bif&st

Giovanni Boccuzzi
Premiati Sara Seraiocco, Alessandro Aronadio, Volker Schlöndorff e Valeria Bruni Tedeschi
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La penultima serata del Bif&st 2017 si apre con le premiazioni del concorso ItaliaFilmFest Opere prime e seconde. A conferire i riconoscimenti il critico cinematografico Klaus Eder, presidente della giuria del pubblico, che ha definito il festival di Bari come «il primo in Italia perché è possibile vedere il cinema giovane del futuro».

Il Premio Mariangela Melato per la migliore attrice protagonista è stato conferito a Sara Seraiocco per la sua interpretazione nel film La ragazza del mondo di Marco Danieli. Il riconoscimento le è stato attribuito “per la potenza scenica nell’interpretare un personaggio che ha fatto dell’inquietudine la sua forza”.

Assente perché impegnato sul set a Berlino, Luca Marinelli si è aggiudicato il Premio Gabriele Ferzetti come miglior attore protagonista per il film Il padre d’Italia, diretto da Fabio Mollo, “per aver espresso con profondità e delicatezza tutte le sfumature dell’amore”.

Il regista Alessandro Aronadio ha vinto il Premio Ettore Scola come miglior regista per il film Orecchie. Emozionato e fiero di ricevere un premio intitolato a un grande esponente del cinema italiano, Aronadio ha commentato: «È come se un prete ricevesse un premio intitolato a Dio».

Il Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence è stato conferito a Volker Schlöndorff. «Nessuno meriterebbe un premio accostato a Fellini – ha dichiarato il regista tedesco – ma “Il tamburo di latta” non ci sarebbe stato senza l’ispirazione di Amarcord. Pensando ancora al regista riminese, oggi ho visto tanti giovani sul lungomare di Bari che mi hanno ricordato “I vitelloni».

«Potrebbe sembrare che il premio mi è stato conferito per nepotismo – ha detto ironicamente Schlöndorff – dato che Felice Laudadio è un mio amico e la presidente del Bif&st Margarethe von Trotta la mia ex moglie. Con questo riconoscimento – ha dichiarato infine – voglio celebrare il cinema italiano che per me è stato sempre vitale, gioioso e fonte costante d’ispirazione».

Valeria Bruni Tedeschi ha ricevuto il Premio Anna Magnani come miglior attrice protagonista per il film La pazza gioia di Paolo Virzì. «La Magnani – ha dichiarato l’attrice – mi mette sempre immediatamente in contatto con la verità, col dolore, con la solitudine, con la battaglia, con l’ironia e con la potenza dell’essere umano. Ringrazio i critici e i giornalisti che me l’hanno conferito – continua – le loro critiche danno coraggio ai registi e agli attori, dando legittimità alla loro fantasia e mettendo in risalto la coerenza e l’originalità delle loro visioni. Quando ero piccola avevo bisogno di essere amata dai miei maestri e dai miei professori, avrei voluto diventare più indipendente e selvaggia ma invece sono sempre quella bambina che ha bisogno di essere incoraggiata, apprezzata e amata».

Prima dell’anteprima internazionale del film Le divan de Stalin, la regista francese Fanny Ardant ha espresso «il piacere e la gioia provati nel realizzarlo, e la malinconia quando è stato terminato. Ma portarlo al pubblico – ha concluso – è come se l’avventura continui».

sabato 29 Aprile 2017

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