«Il calcio a Bari non finirà in pomeriggio di luglio del 2018, ma continuerà sempre». Il sindaco Antonio Decaro congeda così i circa 2.000 tifosi convocati ieri pomeriggio presso la curva nord dello Stadio della Vittoria per un’assemblea in cui si è discusso del futuro del calcio nel capoluogo pugliese.
Difficile descrivere il clima che si respirava nello stadio. Qualche applauso, qualche fischio, ma in generale molta compostezza, segno che gli appassionati devono evidentemente ancora assorbire lo shock per l’addio al calcio professionistico.
Durante tutto pomeriggio, sotto un sole che via via calava dietro i muri del Della Vittoria, si sono susseguiti gli interventi al microfono. Tornare a giocare al Della Vittoria, partecipazione dei tifosi nella nuova società e naturalmente attenzione a chi saranno i nuovi proprietari, sono state le principali richieste dei tifosi al sindaco.
Decaro ha ribadito le tre regole fondamentali nell’iter di individuazione dei nuovi proprietari («Trasparenza, responsabilità e rispetto») affermando anche che «stiamo valutando attentamente le proposte che ci arrivano, non riceverò gli imprenditori che pensano di farsi pubblicità venendo a parlare con il sindaco e con l’amministrazione».
Sullo stadio invece il sindaco è stato chiaro: «Questo stadio (Della Vittoria, ndr) non è omologabile per la serie C». Apertura decisa nei confronti della partecipazione dei tifosi: «L’azionariato popolare crea un connubio più forte tra tifosi e squadra. Se ce lo permetteranno vorremo un rappresentante dei tifosi nel cda». Infine sulla vecchia proprietà dell’Fc Bari 1908 Decaro ha rivelato: «Venivano emissari in Comune a dirci che tutto andava bene. Gli abbiamo chiesto se c’era bisogno di aiuto e ci hanno risposto che era tutto ok. Invece tutto a posto non era».
Poi la scossa finale, citando le parole attribuite a Floriano Ludwig (“Sappiate custodire la Bari, sappiate amarla e guardarla sempre con occhi di innamorati”). Partono i cori, qualcuno rabbioso all’indirizzo di Cosmo Giancaspro, poi la gente comincia ad andare via alla spicciolata. Per il “priscio” è ancora troppo presto.