Prosegue lo stato di agitazione dei vigili del fuoco dei comandi provinciali pugliesi indetto lo scorso 23 aprile. Alla base della protesta "i preannunciati pensionamenti che riguarderanno moltissime unità operative (in maggioranza del ruolo capo reparto e capo squadra) e amministrative" che gravano "ancor di più sulla carenza d'organico attuale divenuta ormai insostenibile", spiegano in una nota Fns Cisl Vvf Puglia, Co.Na.Po. Puglia, Uil Vvf Puglia, Fp Cgil Vvf Puglia, Confsal Vvf Puglia e Usb Vvf Puglia. Le organizzazioni sindacali riferiscono anche dell'incontro avvenuto due giorni fa e ospitato nella direzione regionale dei vigili del fuoco, finalizzato a evitare lo sciopero di categoria. I rappresentanti sindacali hanno proposto "una mobilità straordinaria per i comandi della Puglia per i ruoli e le qualifiche del personale direttivo e amministrativo per colmare le carenze d'organico" spiegando che "il ricorso allo straordinario seppur utile, non può essere considerato più come strumento sufficiente a compensare le carenze d'organico ormai strutturali" anche perché "aumenta i carichi di lavoro del personale e lo espone a un rischio maggiore di infortunio". "In assenza di risposte – concludono i sindacati – la situazione è stata rivolta in sede nazionale e permane lo stato di agitazione".
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Manca il personale: vigili del fuoco pugliesi in stato di agitazione
Si cerca di scongiurare lo sciopero
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