Da una toccante storia di vita vissuta prende le mosse il racconto di “Ma che ci posso fare”, brano di esordio di NâMe che esce per la storica casa discografica C&M di Tommy Cavalieri e prodotto da Emanuel Manish Regina.
Sound producer con alle spalle prestigiose collaborazioni nel Regno Unito, Regina frequenta i corsi del Bimm Institute di Manchester, tra cui quelli del grande producer Marco Migliari (uno dei primi assistant di Peter Gabriel). Emanuel Manish Regina, che sta sviluppando un’importante carriera in UK, porta il sentimento e le ispirazioni italiane in Inghilterra per restituirci un suono filtrato dalle influenze british che danno vita a brani come quello di NâMe: un pezzo dalle accattivanti sonorità estive, contaminate da accenti Indie e dal tocco poetico del cantautore di razza.
Ma non ci si deve far ingannare dalla orecchiabilità tipica della hit estiva (già al primo ascolto ci sembra di conoscere la canzone e di poterla ricantare).
La profonda bellezza di questo nuovo autore la ritroviamo nel nome, che ci racconta di lui: NâMe, come “anima”, come la profondità del suo approccio alla narrazione e alla vita. E questo brano lo ascoltiamo con il piacere della fruizione melodica, ma anche come un’esperienza, come un viaggio avventuroso che si esaurisce in una notte. Senza sensi di colpa e senza lacrime, perché già consumate tutte. “Forse è più facile dimenticare, lasciarsi andare al momento perduto nel tempo”
NâMe (Amedeo Natale) nasce a Catanzaro il 17.05.1990, è un cantautore, polistrumentista.
Ha frequentato il conservatorio di Vibo Valentia ed ha suonato per diversi anni il violoncello nell’orchestra sinfonica di Crotone esibendosi in molti teatri italiani.
Dopo la Calabria, la Toscana è stata per diversi anni la sua terra d’adozione finché NâMe si è stabilito in Puglia.
La sua passione per la musica non è inferiore a quella per la scrittura dei testi i quali mettono a nudo tutto il suo universo emotivo costellato di storie di vita vera, di quotidianità e di amore, descritte con linguaggio semplice, ma non privo di poesia.
NâMe compone musiche di confine, eclettiche e contaminate, ispirate ai suoni e ai volti degli incontri casuali; Il suo è un pop che risente degli studi e soprattutto della passione per il cantautorato italiano con influenze Brit dalle venature elettroniche.
Ascolta il brano qui
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