Ex ministri ed ex sottosegretari alla giustizia in questi ultimi mesi in giro per la Puglia per manifestazioni, convegni, incontri politici , concerti e feste di partito che godono ancora dei privilegi di una scorta della Polizia penitenziaria nonostante appoggino un Governo tecnico che con la spending review ha imposto tagli e sacrifici agli italiani ed ai vari dipartimento.
Lo denuncia Domenico MastrulliI, vicesegretario generale nazionale del sindacato di Polizia Penitenziaria OSAPP:
" Per garantire tutto questo si sottraggono carburante , mezzi e uomini alla Polizia penitenziaria nelle Carceri, che hanno decine di mezzi per il trasporto dei detenuti fermi perché mancano i soldi per ripararli o attendono il pagamento di biglietti aerei come il caso di Turi impiegati per traduzione reclusi.Non discuto il diritto o meno alla scorta per coloro che hanno combattuto e combattono la criminalità ma l'auspicio è che si possa davvero rivedere l'organizzazione generale e capillare dei servizi di tutela e scorta per impedire che importanti servizi come questi diventino privilegi di casta e di comodo."
Nel mirino bipartisan del Sindacato OSAPP che da tempo combatte questi enormi ed irresponsabili privilegi , sono finiti nei mesi scorsi due ex ministro della Giustizia e Magistrati che ha in precedenza collaborato con Via Arenula ma che inopinatamente continuerebbe a fruire nelle discese in terra di Puglia di “privilegi disposti dall’USPEV” Ufficio Centrale questo responsabile delle assegnazioni di cui si fa cenno riguardante il dicastero della Giustizia.
Il primo è Piero Fassino, più volte parlamentare, attuale sindaco Pd di Torino, che fu ministro dall'aprile 2000 al giugno del 2001; e poi Angelino Alfano, ex Ministro nel 2009/2011 parlamentare del Pdl e l’ultimo, solo in ordine di tempo, di recente anche d'Ambrosio Lettieri una volta consulente del Ministero e precisamente di Angelino Alfano fino al 2011.
Pur essendo assai variabili a causa di una serie di indicatori non definibili in via permanente, i numeri dei servizi di protezione dicono che rivedere l'intero sistema, come annunciato il giorno di Ferragosto dal ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, è ormai una necessità, con una revisione, che deve avvenire verificando se permangono ancora i presupposti della concessione delle scorte in atto ed eliminare quelle che non hanno più motivo di essere, poiché solo in questo modo si ripristina il principio della sicurezza e non quello del privilegio.
La Puglia,come al solito, sulle accennate indicazione dell’USPEV Centrale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Roma in totale tacito sottomissione delle direttive il PRAP Bari impiegherebbe tra l’aliquota per la tutela al capo della Procura di Bari dottor Laudati e quella per ex Ministri, Politici e Magistrati come ad esempio il dottor Stefano D’Ambrosio fuori ruolo,con un utilizzo di circa una decina di uomini della polizia penitenziaria ,con elevato numero di ore di straordinario lavorate per questi servizi e non nelle carceri e che ben potrebbero essere impiegate nei Penitenziari quali ad esempio :Foggia, Bari e Taranto dove solo otto uomini controllano nelle ore serali 750 detenuti.