Il fatto

Accusato di corruzione il nipote del capo della commissione d’accesso agli atti del Comune di Bari

Il Palazzo di Città
L'inchiesta in Sicilia coinvolge anche il nipote del prefetto Sammartino
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Lo zio indaga sui rapporti tra i clan e la politica a Bari; il nipote accusato di corruzione nell’ambito di una inchiesta sullo scambio elettorale politico-mafioso a Catania.

Protagonisti di questa vicenda che complica ulteriormente il quadro dello scandalo barese, sono il Prefetto Claudio Sammartino (in passato rappresentante del Governo anche a Taranto), a capo della commissione d’accesso agli atti del Comune di Bari inviato dal Ministero degli Interni per cercare di mettere a fuoco la situazione barese e decidere se sciogliere o meno il Consiglio comunale del capoluogo pugliese e suo nipote Luca, assessore regionale all’Agricoltura in Sicilia, uno degli esponenti di spicco della Lega siciliana, oggi indagato per corruzione. E per questa ipotesi di reato è stato sospeso dal Gip per un anno dall’esercitare funzioni pubbliche.

Proviamo a ricapitolare: i Carabinieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito questa mattina un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 11 persone tra esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori accusati, a vario titolo, di scambio elettorale politico – mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. Tra gli arrestati il sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando. Ai domiciliari il suo oppositore politico, Mario Ronsisvalle, poi suo alleato. Sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vice presidente della Regione Luca Sammartino.

Dall’inchiesta, denominata Pandora, emergerebbero accordi illeciti tra alcuni amministratori del Comune di Tremestieri Etneo ed elementi vicini alla cosca mafiosa Santaopaola-Ercolano, riguardanti l’elezione nel 2015 dell’attuale sindaco Santi Rando, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata. Ulteriori indagini avrebbero fatto luce su quella che la Procura definisce “la successiva ‘degenerazione affaristica’ dell’Ente, messa in atto dai funzionari infedeli mediante numerose corruttele, per concedere permessi e assegnare lavori agli ‘imprenditori amici'”.

Luca Sammartino, che era appena rientrato ieri dal Vinitaly dove ha gestito la partecipazione della Sicilia alla Fiera di Verona, è l’azionista di riferimento della Lega di Salvini in Sicilia. Per il governo Schifani ha anche la delega ai rapporti con l’Assemblea regionale siciliana. È tra i politici più rampanti nell’isola e nelle ultime due elezioni regionali è stato tra i più votati in Sicilia.

Ma, naturalmente, questa inchiesta potrebbe avere conseguenze “per mera opportunità” anche sul lavoro della commissione d’accesso agli atti del Comune di Bari. Il clima politico avvelenato, infatti, potrebbe togliere serenità a chi è deputato a fare chiarezza proprio nei rapporti inquinati tra i clan e la politica barese degli ultimi anni. Anche se la grande esperienza amministrativa dello stesso Prefetto dovrebbe essere garanzia di un ottimo esercizio della funzione cui è stato demandato.

mercoledì 17 Aprile 2024

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Annalisa
Annalisa
13 giorni fa

A margine della notizia la conferma che il Vinitaly di Verona è sempre più l’occasione per vacanze pagate con soldi pubblici, cene e ricevimenti per politici regionali di tutta Italia.