“Ho sempre lavorato per l’unità e continuerò a farlo. Ma per arrivare a una mediazione bisogna essere in due”. Questo è quanto affermato da Vito Leccese a margine di un incontro con i suoi sostenitori.
“L’ho detto e ripetuto più volte, anche dal palco di chiusura della campagna per le primarie. Primarie che sarebbero state una bella prova di democrazia contro chi la democrazia la umilia con le pratiche del voto di scambio o della corruzione elettorale. Il buon esito di questa vicenda dipende da entrambi i candidati, come giustamente ha detto Nicola Fratoianni venerdì scorso nel suo appello a ritrovare le ragioni dello stare insieme. E come ha ribadito Angelo Bonelli questa mattina. Sono i leader di due forze che sono sempre state insieme in questi anni e che oggi soffrono più di altri questa pericolosa dicotomia. Per quanto mi riguarda continuerò a perseguire e tutelare il valore dell’unità di una coalizione che oggi più che mai deve accantonare interessi di mero calcolo elettorale per difendere la città e le esperienze migliori di buon governo, contro le manganellate della destra”.
“Questione morale e trasformismo vanno affrontate con grande serietà e determinazione – ha poi concluso – a partire dalla composizione delle liste. Candideremo solo portatori di idee e di voti sani. Né patronati né sultanati ma liste aperte a competenze ed energie fresche, giovani e pulite”.
Perlomeno da qui in avanti non sentiremo più parlare di Unitarie