Mercato immobiliare

Investire in immobili a Roma: perché conviene in questo periodo?

La Redazione
Roma
Molto importante fare un focus sul motivo per cui, in questo periodo, vale la pena investire in immobili a Roma, così da capire meglio le peculiarità e le potenzialità del contesto
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Gli investimenti immobiliari sono una scelta che sempre più persone stanno facendo nel momento in cui hanno a disposizione capitali importanti. Si tratta, infatti, di un modo per tutelarli. Tra i contesti urbani che meritano più attenzione in questo periodo spicca senza dubbio Roma.

Parliamo di una città dove, se si ha intenzione di puntare al mercato turistico, bisogna farsi trovare pronti a una importante concorrenza.

Per questo motivo, una volta trovato l’immobile adatto al proprio budget e alle proprie esigenze, è bene cercare di renderlo esteticamente appetibile, rivolgendosi a una buona impresa di ristrutturazioni o a un architetto Roma (di nomi di studi attivi nella Capitale ed esperti nell’architettura d’interni se ne potrebbero fare innumerevoli).

Prima di tutto ciò, però, è doveroso un focus sul motivo per cui, in questo periodo, vale la pena investire in immobili a Roma, così da capire meglio le peculiarità e le potenzialità del contesto.

I vantaggi di un investimento in immobili a Roma

Il principale motivo per cui vale la pena investire in immobili a Roma in questo periodo sono gli eventi. I prossimi 5 – 6 anni, infatti, per la Capitale saranno all’insegna degli eventi di spicco mondiale, con conseguente incremento esponenziale del numero di turisti che scelgono soggiorni brevi (e che, in alcuni casi, sono pronti a pagare anche diverse centinaia di euro a notte).

Il primo grande evento è il Giubileo del 2025, che ha previsto l’attivazione di oltre 130 progetti finalizzati alla riqualificazione della città.

Sfumata l’occasione dell’Expo 2030, si guarda al 2033, anno in cui è previsto il Giubileo straordinario per i 2000 anni dalla crocefissione.

Gli asset sui quali puntare

Nel momento in cui si decide di investire in immobili a Roma, città interessata da un importante flusso di fondi del PNRR, bisogna considerare ovviamente anche gli asset sui quali puntare.

Il residenziale ha una forte concorrenza riguardante la domanda interna, con clienti che approfittano della maggior convenienza della piazza capitolina rispetto ad altre città italiane, Milano in primis.

 Interessante a Roma come nel capoluogo lombardo sono gli alti numeri inerenti alle richieste di case di lusso, che arrivano soprattutto da clienti stranieri, i quali richiedono immobili di metratura ampia con viste panoramiche e grandi terrazzi.

Questa tipologia di clientela arriva soprattutto dal Nord Europa e si focalizza su aree urbane che, da sempre, sono sinonimo di pregio ed esclusività. Parliamo, per esempio, del famoso quartiere dei Parioli, simbolo universale della Roma bene, di Corso Trieste e delle vie limitrofe, del rione Prati.

Un altro asset che vale la pena prendere in considerazione quando si decide di investire in immobili a Roma sono gli alloggi per studenti. Ad oggi, problematica che riguarda molte grandi città universitarie, il contesto capitolino si contraddistingue per un’offerta numericamente scarsa.

Alla luce di ciò, può avere senso investire in immobili destinati agli affitti universitari, focalizzandosi in particolare su case che si trovano poco lontano dagli atenei o dalle fermate della metropolitana (con il traffico che caratterizza la città, il fatto di alloggiare vicino a una fermata di mezzi pubblici può fare la differenza).

I possibili cambiamenti normativi

Roma è indubbiamente il regno degli affitti brevi, la scelta più frequente da parte di chi ha investito in immobili. Iniziare a percorrere questa strada vuol dire farsi trovare pronti a possibili cambiamenti normativi. Già quest’anno ce ne sono stati diversi, dall’aumento della cedolare secca al 26% per chi affitta con locazioni brevi immobili dalla seconda casa in poi fino all’introduzione del CIN (Codice Identificativo Nazionale).

C’è addirittura chi sta valutando, sulla scia dell’esempio di Firenze e Parigi, di mettere un freno agli affitti brevi, soprattutto nel centro storico.

Quello delle locazioni transitorie è quindi un ambito che va approcciato con molta attenzione, facendosi eventualmente trovare pronti a un piano B.

mercoledì 20 Marzo 2024

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