Maria Carmen Lorusso, consigliera comunale di Bari agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta ‘Codice interno’ per scambio elettorale politico-mafioso, ha annunciato oggi le proprie dimissioni dal consiglio comunale, insieme al ritiro della sua candidatura per le prossime elezioni amministrative. Lo riporta l’Ansa.
Lorusso, che è stata sottoposta a interrogatorio di garanzia davanti al gip Alfredo Ferraro, ha rilasciato dichiarazioni spontanee dichiarandosi pronta a “chiarire la sua posizione dinnanzi ai pm” non appena avrà contezza di tutti gli elementi a suo carico. Il suo legale, l’avvocato Luca Castellaneta, ha confermato che la cliente si è resa disponibile a collaborare pienamente con le autorità giudiziarie.
Tuttavia, Lorusso ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere insieme al padre, l’oncologo Vito, anch’egli ai domiciliari per scambio elettorale politico mafioso.
Nel contesto dell’inchiesta ‘Codice interno’, è stato arrestato anche il marito di Lorusso, l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, attualmente detenuto nel carcere di Brindisi. Anche Olivieri, giovedì scorso, davanti al gip ha dichiarato di essere pronto a chiarire la propria posizione una volta letti tutti gli atti.
L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, ha portato all’arresto di un totale di 137 persone, mettendo in luce i rapporti intricati tra clan mafiosi, politica e imprenditoria nella città.
Le dimissioni di Maria Carmen Lorusso e il ritiro della sua candidatura rappresentano una nuova svolta in questo intricato scenario, mentre le indagini proseguono per far luce su questa rete di connivenze e illegalità che ha minato le fondamenta della democrazia locale.
Dimissioni? Ma perché avrebbe potuto anche candidarsi alle regionali e mantenere il posto in Consiglio?