«Nei giorni scorsi si è avuta notizia che è stato sottoscritto l’accordo fra la SAIGA, società che fa capo alla famiglia dell’ex sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia (proprietaria dell’immobile), e il gruppo Greenblu di Noci (catena che gestisce numerosi hotel in tutta Italia) che prevede la gestione dell’hotel Palace per venti anni e la riqualificazione dell’edificio con un progetto che prevede investimenti ingenti per circa sette milioni di euro da parte dello stesso gruppo».
Per la Cgil Bari e per la categoria che nello specifico segue la vertenza, la Filcams Cgil Bari, «la notizia della riapertura nel 2025 (dopo la cessazione dell’attività avvenuta nel gennaio 2022) e della riqualificazione dello storico hotel, simbolo dell’accoglienza ricettiva nella città da oltre sessanta anni, rappresenta finalmente una importante e positiva novità perché potrebbe diventare un simbolo di rinascita per il centro cittadino e per l’intera città di Bari.
La riapertura del Palace nel 2025 – dichiara il Segretario Generale della Filcams Cgil Bari Antonio Ventrelli -, può dare una prima importante risposta alla criticità della carenza di camere del sistema alberghiero del capoluogo rispetto alla domanda turistica, ma deve necessariamente dare risposta occupazionale a quei 43 ex dipendenti dell’hotel che hanno perso il lavoro dopo la chiusura avvenuta nel gennaio 2022 per cui abbiamo chiesto assieme a Fisascat Cisl e Uiltucs la riattivazione del tavolo di crisi della task force regionale per l’occupazione (Comitato SEPAC) per discutere della ricollocazione lavorativa di questi lavoratori.
Auspichiamo che la rinascita del Palace – aggiunge il Segretario generale della Cgil di Bari, Domenico Ficco -, sia accompagnata anche dalla rinascita occupazionale del territorio barese e che la nuova gestione dello storico hotel cittadino dia un importante segnale di responsabilità sociale soprattutto offrendo la ricollocazione lavorativa ai 43 ex dipendenti che hanno perso il lavoro».