Sta per partire CiBari, l’evento organizzato dall’Università degli Studi di Bari che per tre giorni (1-3 dicembre) metterà al centro del dibattito la stretta correlazione cibo-salute. Una manifestazione che Legacoop ha convintamente sostenuto perché sposa temi nei quali l’organizzazione crede fermamente. Mettere insieme mondo della ricerca e di una produzione agricola più attenta alle persone è senza dubbio l’occasione per far emergere spunti non solo di riflessione ma di azione per le cooperative aderenti a Legacoop.
“Chi ci conosce sa bene – afferma Carmelo Rollo, presidente di Legacoop Puglia – che ci sta molto a cuore il tema di un’agricoltura e di una pesca vicine alle persone, alla salute e al loro benessere. Nel settore del mare sono note le nostre battaglie per la tracciabilità del pescato e l’impegno a favore della piccola pesca, sempre più penalizzata dalla normativa europea più attenta alle grandi flotte. Anche sull’olio extravergine d’oliva siamo in linea con lo spirito di CiBari: è la ricchezza del nostro territorio nonostante le quantità più risicate che da qualche anno il tragico fenomeno della xylella ci restituisce. Siamo in prima linea da tempo sull’altro grande tema della lotta agli sprechi in particolare attraverso le grandi cooperative aderenti a Legacoop come Coop e Conad, condividendo progetti e azioni con le associazioni e con le comunità organizzate.
Ci aspettiamo molto da questa manifestazione ambiziosa e coraggiosa al tempo stesso – continua Rollo – perché rappresenta un modo concreto per dare risposte ai nostri territori mettendo in rete competenze del mondo universitario e know how del mondo agricolo e della pesca. Io sono convinto – conclude – che il connubio di ricerca e produzione sia la chiave per una rigenerazione agricola e sociale del territorio pugliese, rispettosa della sostenibilità, in perfetta sintonia con la sua bellezza, il rispetto del paesaggio e la valorizzazione del suo patrimonio naturale e storico. Un connubio nel quale convergono visioni ed idee che noi traduciamo nel nostro ‘da soli non c’è storia’”.