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Co-abitazione per anziani, persone con disabilità e adulti in fragilità e povertà abitativa. Ecco come

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Francesca Bottalico
Approvato in giunta comunale il disciplinare che regolamenta i progetti
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Su proposta dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico, la giunta comunale ha approvato il disciplinare dei servizi di co-housing/co-abitazione, con l’obiettivo, da un lato, di dare impulso alle forme di co-housing, in quanto valide alternative per la ricerca di abitazioni per persone prive di una soluzione alloggiativa, dall’altro di disciplinare tale fattispecie, attesa la carenza di normative nazionali. Sul fenomeno del co-housing che sta prendendo piede in Italia sulla scorta del successo che ha riscosso nell’esperienza nord europea e nord americana, in Italia non esiste una normativa specifica di riferimento che lo definisca e regolamenti, atteso che questa pratica oggi rappresenta un’importante novità e innovazione all’interno delle politiche urbane e abitative, che anche in Italia sta registrando un crescente interesse rispetto alle nuove forme dell’abitare condiviso.

In questo scenario il Comune di Bari ha inteso dotarsi di un documento volto a fornire una disciplina unitaria dei servizi a sostegno di attività per la strutturazione di forme dell’abitare, con particolare riferimento ai modelli di co-housing, come proposta sperimentale in risposta ai bisogni e alle necessità dell’emergenza abitative che gli anziani, i disabili e gli adulti in marginalità estrema si ritrovano ad affrontare, in alternativa ai classici servizi residenziali.

I principi ispiratori del disciplinare sono essenzialmente: il rispetto dei diritti inviolabili della persona, il rispetto della dignità, delle convinzioni personali, politiche, religiose e della riservatezza della persona, la tutela dei diritti della salute e dell’ordine pubblici, l’uguaglianza, l’imparzialità di trattamento in relazione alle specifiche condizioni personali e sociali dell’utente, l’accessibilità e la fruibilità delle prestazioni erogate, in tempi compatibili con i bisogni, gli accordi di rete tra enti/istituzioni pubbliche nonché associazioni presenti sul territorio in attuazione dei principi di sussidiarietà, governance e partecipazione.

“Oggi rendiamo strutturali le sperimentazioni dei nuovi modelli abitativi e co-abitazione dando sostanza a una serie di iniziative che puntano ad innovare le politiche abitative e di welfare della città – spiega Francesca Bottalico – che hanno come destinatari gruppi di anziani, disabili, adulti in situazione di vulnerabilità e marginalità estrema. Il co-housing mira a contrastare da un lato la condizione di emergenza abitativa, marginalità, povertà e lo stato di disagio socio-economico, dall’altro la condizione di solitudine e di deprivazione degli affetti, attraverso un sistema di accompagnamento sociale, socio-sanitario e abitativo di supporto al benessere psico-fisico dei cittadini che intraprenderanno questo percorso. Il progetto si svilupperà attraverso case private o immobili in locazione da condividere tra più destinatari del servizio con il supporto del Comune, che intende alimentare e promuovere un nuovo concetto di famiglia, che si arricchisce di uno scambio continuo e rigenerativo di disponibilità verso gli altri, favorendo la convivenza tra anziani soli, tra persone senza dimora e adulti in difficoltà, tra studenti e lavoratori in difficoltà, tra donne e uomini soli o separati e in situazione di fragilità. Il servizio prevede anche un percorso di accompagnamento sociale, iniziale e in itinere, un servizio di intermediazione abitativa e di orientamento al lavoro”.

Il servizio e gli obiettivi

Il servizio di co-housing rappresenta una proposta sperimentale, di recente istituzione, complementare e integrativo alla rete dei servizi offerti dal Welfare, che si fonda, nella sua concreta attuazione, sulla sinergia e cooperazione tra istituzione pubblica e soggetti professionali del Terzo settore, che si impegnano nello svolgimento di attività solidali in una prospettiva di complementarietà alla rete dei servizi sociali pubblico-privati.

Il servizio di co-housing punta a realizzare i seguenti obiettivi:

  • evitare l’istituzionalizzazione di anziani e disabili attraverso esperienze di vivere solidale;
  • favorire la socializzazione e la messa in rete di risorse tra soggetti tra loro affini, siano essi anziani e/o disabili, in un’ottica di integrazione tra offerta privata e offerta pubblica di servizi volti a promuovere la qualità della vita e ad assicurare la permanenza al domicilio;
  • sperimentare innovati soluzioni di accoglienza di soggetti fragili sul modello dell’abitazione familiare ovvero sul modello del condominio sociale caratterizzato da distinti moduli abitativi con messa in comune di risorse e servizi;
  • evitare o superare le situazioni di solitudine, a volte di abbandono e di disagio socio-economico, attraverso l’esperienza del co-housing, dove l’intera organizzazione si basa sulla centralità, sul sostegno e sulle risorse della persona;
  • mantenere le capacità residue e accrescere lo sviluppo di competenze utili alla gestione
  • favorire l’inclusione sociale e lavorativa dei disabili o adulti in marginalità estrema;
  • sviluppare le competenze digitali;
  • favorire l’inserimento lavorativo delle persone disabili attraverso adeguati dispositivi di assistenza domiciliare e di tecnologie per il lavoro, anche a distanza con modalità smartworking;
  • costruire un nuovo sapere sociale e comunitario.

Il co-housing potrà avere luogo presso:

  • l’abitazione messa a disposizione da uno dei coabitanti;
  • l’abitazione messa a disposizione dall’ente gestore e da uno dei fruitori;
  • l’abitazione reperita nel mercato immobiliare.

Destinatari del servizio

Sono destinatari del servizio cittadini anziani e/o disabili, adulti e/o nuclei familiari in marginalità estrema residenti o regolarmente dimoranti nel Comune di Bari. In particolare, sono destinatari gli anziani di età pari o superiore a 65 anni che desiderino intraprendere un percorso di coabitazione per contrastare la solitudine, l’isolamento e la povertà relazionale, purché:

1) siano autosufficienti o parzialmente autosufficienti; (cittadini con disabilità e disagio psico-sociale)

2) siano privi o non di riferimenti familiari (anziani, donne e uomini con fragilità fisiche e mentali, in situazione di povertà)

3) siano privi di patologie invalidanti, affetti da patologie automedicali che non richiedano assistenza medico-infermieristica;

4) siano in possesso di certificazione ISEE.

Sono destinatari i cittadini disabili, che presentino durature menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possano ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri. Coloro che siano interessati a intraprendere l’esperienza del co-housing dovranno essere in possesso di:

  • certificazione di cui alla legge 104/92, art. 3, co. 3,
  • certificazione di cui alla legge 104/92, art. 3, co. 1,
  • certificazione di cui all’articolo 1, della legge 68/99. e che siano prive di sostegno familiare, nonché in vista del venir meno del sostegno familiare;
  • certificazione ISEE.

Per ciascuna persona con disabilità disabile è necessaria una valutazione di idoneità da parte dell’Unità di Valutazione.

Sono inoltre destinatari: adulti e/o nuclei familiari in marginalità estrema: persone adulte o nuclei familiari che vivono situazioni di marginalità estrema, per i quali la soluzione co-housing consentirebbe di avere accesso ad una soluzione abitativa più stabile e alla fuoriuscita dalle strutture residenziali di accoglienza provvisoria.

Possono accedere alla struttura: adulti e nuclei familiari in condizioni di fragilità estrema; cittadini dei Paesi terzi regolarmente soggiornanti, in condizione di svantaggio, presenti nella città di Bari, che siano: singoli; donne in stato di gravidanza; oppure appartenenti a: nuclei familiari; nuclei monoparentali; o che siano: richiedenti asilo; titolari di un permesso di soggiorno in corso di validità; in possesso di richiesta reiterata di asilo o comunque regolarmente soggiornanti; titolari di protezione internazionale; titolari di protezione sussidiaria.

Procedure di accesso

L’accesso al servizio può avvenire su: domanda di parte, presso le sedi del Segretariato sociale, specificando se con o senza messa a disposizione di immobili di proprietà; segnalazione del SSP; segnalazione di altri enti.

Le richieste e le segnalazioni, oggetto di prima valutazione da parte del SSP, col parere conforme del MMG, dovranno essere trasmesse ai referenti del servizio co-housing presso la ripartizione Servizi alla Persona, affinché possa essere convocata l’équipe multiprofessionale e, se necessaria, l’UVM.

A seguito della fase di conoscenza e verifica dei requisiti, la valutazione della domanda e della situazione dell’anziano, del disabile, dell’adulto o del nucleo familiare verrà effettuata dall’equipe multiprofessionale, costituita dal SSP titolare della presa in carico del caso, dai referenti dell’ente gestore affidatario del servizio, dai referenti della ripartizione Servizi alla Persona e dai referenti dei servizi ASL (per es. MMG), servizi specialistici nonché eventualmente degli enti/associazioni del territorio.

Prestazioni e azioni specifiche

Il servizio si articola in attività finalizzate a creare le condizioni idonee per rendere i beneficiari il più possibile autonomi, attivando le loro capacità potenziali ed ampliandone la rete di relazioni sociali.

Sono previste diverse modalità di espletamento del servizio con le caratteristiche di seguito sottoelencate:

  • azioni di intermediazione per l’individuazione di alloggi da condividere e supporto nella fase di stipula dei contratti di locazione e/o comodato;
  • supporto per attività di segretariato sociale;
  • azioni di accompagnamento sociale;
  • attività di concierge sociale (piccole commissioni, accompagnamento, ecc.);
  • accompagnamento ai servizi del territorio anche a carattere socio-sanitario e sanitario, in raccordo con il servizio sociale professionale;
  • azioni di accompagnamento fisico con mezzi di trasporto idonei.

In particolar modo, per i destinatari con disabilità sono garantite le seguenti azioni:

  • attivazione di sostegni;
  • adattamento degli spazi e dotazione anche domotica delle abitazioni, assistenza a distanza; · reperimento alloggi;
  • sviluppo delle competenze digitali per le persone con disabilità coinvolte nel progetto a distanza;
  • fornitura della strumentazione necessaria;
  • azioni di collegamento con enti e agenzie del territorio per tirocini formativi;
  • inserimento lavorativo attraverso la predisposizione di adeguati dispositivi di assistenza domiciliare e di tecnologie per il lavoro anche a distanza.

Compartecipazione alle spese

Qualora la documentazione ISEE presentata attesti un valore fino a 9.360 euro, si potrà prevedere un sostegno economico attraverso l’erogazione di misure di sostegno all’autonomia, per le spese legate all’alloggio (canone di locazione, oneri condominiali ed utenze, oneri fiscali) e al vitto (beni alimentari, farmaci, ecc.).

L’elargizione del contributo nominale alle spese sarà regolamentata di concerto con il SSP del Comune di Bari e sarà subordinata alle risorse finanziarie disponibili.

Le suddette spese potranno essere anticipate da parte dell’ente gestore e saranno rimborsate bimestralmente dal Comune di Bari su rendicontazione, ovvero sotto forma di buoni erogati dal servizio sociale. II.

Qualora la documentazione ISEE presentata, attesti un valore pari o superiore a 9.360 euro, non è prevista compartecipazione alle spese da parte del Comune di Bari e gli oneri sono totalmente a carico dei beneficiari. III.

La partecipazione alle spese può essere rideterminata nel caso di modificazioni delle condizioni socio economiche che i richiedenti stessi sono tenuti a comunicare tempestivamente o sulla base di accertamenti di ufficio.

venerdì 15 Settembre 2023

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